DAZN, novità in arrivo per tutti gli abbonati: cosa cambia. La piattaforma ha deciso di aggiornare un aspetto molto discusso
Il passaggio dei diritti televisivi in mano a Dazn ha creato diverse polemiche. La situazione della rete internet nel nostro paese rende molto complicata la fruizione dei servizi in streaming. Il calcio è diventato di difficile visione e questo ha fatto scoppiare la polemica. Nelle ultime settimane l’azienda del Regno Unito ha provato a migliorare il sistema, potenziando i server e ottimizzando la messa in onda. Passaggi che molti utenti ritengono ancora insufficienti. Se sul piano tecnico non sono attese ulteriori novità a breve, un cambiamento potrebbe riguardare invece l’abbonamento. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, verrà abolita la possibilità di utilizzare due utenze con un medesimo contratto. La concurrency, come viene definita, porrà un nuovo problema per gli iscritti alla piattaforma. Attualmente lo stesso contenuto può essere visto contemporaneamente da due device che si trovano a distanza uno dall’altro.
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DAZN, novità in arrivo per tutti gli abbonati: stop alla doppia visione
Il “due al posto di uno” è però in procinto di lasciare la scena. Tutto questo verrà comunicato, come d’obbligo per legge, a tutti gli abbonati, garantendogli la possibilità di recedere il proprio contratto. Ci saranno 30 giorni di tempo per esercitare questo eventuale diritto, rendendo quindi la cosa esecutiva a metà dicembre.
Il tutto sarebbe stato deciso per difendere Dazn dall’utilizzo fraudolento che in molti stanno applicando. Una lotta alla pirateria che è stata intrapresa anche dalla Lega di Serie A ormai da mesi. C’è chi divide la visione di un unico abbonamento per due famiglie, raggirando il contratto. La concurrency viene già utilizzata da Netflix, Disney+ e Spotify oltre a Dazn, e prevedrebbe che la visione fosse condivisa su due utenze ma all’interno dello stesso nucleo abitativo. Al momento secondo i dati analizzati dalla piattaforma streaming ci sarebbero almeno un 20% di media di utilizzi fraudolenti di questa “doppia utenza contemporanea”.