La Red Bull piazza conquista una vittoria pesantissima nel gran premio del Messico di Formula 1 con un Verstappen decisamente superiore e abile a sfruttare una brutta partenza di Bottas
Vince Verstappen, e sono altri punti di vantaggio rispetto ad Hamilton che vede aumentare il suo gap rispetto all’olandese, sempre più isolato al comando del mondiale.
Gara vera fin dalla primissima curva che vede le Mercedes partire in vantaggio con Bottas che scatta dalla pole position. Ma ancora una volta, sotto la pressione di Verstappen che lo costringe a staccare lunghissimo, il finlandese pasticcia e va in testa coda. Le immagini, in un secondo momento, rivelano che l’incidente è stato in realtà provocato da Ricciardo che subisce danni alla sua McLaren. Anche Bottas rientra ai box mentre davanti a tutti, dopo un’ulteriore contatto tra Tsunoda e Schumacher che sono costretti al ritiro, si piazza Verstappen.
Quando la safety car, finalmente, rientra ai box facendo scattare il semaforo verde il ritmo della Red Bull dell’olandese è di gran lunga superiore a quello delle Mercedes, senza contare la presenza molto ingombrante di un Sergio Perez galvanizzato dalla presenza di un esercito di tifosi sulla sua pista di casa. Ne esce un altro Gran Premio estremamente tattico dove le differenze si giocano soprattutto sulla continuità della prestazione delle auto, sulla tenuta delle gomme e sulle strategie dei pitstop.
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Ma di fronte a una Red Bull così lanciata e a un Verstappen semplicemente perfetto, c’è poco da fare. Hamilton decide di sfruttare quanto più possibile le prime gomme in dotazione restando in pista per una trentina di giri. Poi l’inglese cerca la rimonta su un Verstappen che, al momento del rientro del campione del mondo in pista, può gestire un considerevole vantaggio di 12 secondi. Con Verstappen davanti, il cui vantaggio aumenta, Hamilton è costretto anche a guardarsi le spalle da Perez, scatenato e gavanizzato dal pubblico di casa.
Il Gran Premio si chiude con una sceneggiatura che, dopo le splendide qualifiche della Mercedes di ieri, nessuno avrebbe probabilmente messo in preventivo. La scuderia campione del mondo va in affanno. Non solo Hamilton non riesce a raggiungere Verstappen ma deve difendere il secondo posto con le unghie e con i denti. E ci riesce grazie a una gestione oculata di gomme sempre meno performanti. Alle spalle di Perez, terzo, un ottimo Gasly e le due Ferrari di Leclerc e Sainz dalle quali forse ci si sarebbe aspettato qualcosa di più. Ottavo Raikkonen, undicesimo Giovinazzi.
Sono diciannove adesso i punti di vantaggio di Verstappen che perde in extremis il bonus del giro veloce per mano di Bottas che salva il salvabile. Quattro gare al termine, ma per Hamilton diventa durissima…
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