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Juventus, McKennie ammette la crisi: “Un momento difficile”

Juventus, McKennie ammette la crisi: “Un momento difficile”. Il centrocampista statunitense si sta riprendendo ma non è sicuro di restare 

Numeri alla mano, è il centrocampista della rosa di Massimiliano Allegri che ha segnato di più finora in stagione e anche quello più continuo. Non è un caso se nelle ultime uscite il tecnico si è sempre affidato a Weston McKennie e lui lo ha ripagato con le prestazioni, nonostante al momento il futuro sia tutto tutto da scrivere.

(Getty Images)

Prima di iniziare il campionato il tecnico livornese profetizzava per lui una stagione da almeno 10 gol. Oggi però radio mercato lo annuncia in partenza già a gennaio perché alla Juve serviranno soldi freschi per puntare su alcuni obiettivi come Vlahovic. Lui per ora non si preoccupa anche ammette il periodo delicato.

Intervistato da NBc Sport, McKennie è chiaro: “Adesso stiamo cercando di rimediare nel miglior modo possibile, è stato un momento difficile e lo è ancora. Personalmente, i primi due mesi sono stati terribili, soprattutto venendo da una stagione come quella che ho fatto l’anno scorso. C’erano molte aspettative e tanta pressione”.

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Juventus, McKennie ammette la crisi: come è cambiata la sua vita in Italia?

Ma la sfida più tosta per lui è stata quella di adeguarsi alle regole e allo stile della Juventus: “Ho lottato molto cercando un equilibrio quando sono arrivato. Non dal punto di vista dell’umiltà, ma perché  il calcio italiano ha una cultura diversa e la Juventus non è come le altre squadre in cui ho giocato. Ha una reputazione diversa. Tutti si aspettano che vinca e se non ci riesci non lo si accetta. Io sono una persona che odia perdere, ma non riesco a pensare troppo al passato”.

(Getty Images)

E da ragazzo giovane che ha girato il mondo, passando dalla Bundesliga alla Serie A, ha dovuto cambiare tutto: “Quando sono arrivato mi dicevano ‘Ehi, che stai facendo ragazzo? Ridi, scherzi e ascolti musica, ma guarda che ieri abbiamo perso’. Ho imparato a scegliere i momenti giusti in cui lasciar uscire la mia personalità e quando contenerla, ma rimanendo sempre me stesso”.

Federico Danesi

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