Andrea Iannone si confessa: “Sto male dentro”. Il motivo del suo sfogo

Andrea Iannone si confessa: “Sto male dentro”. Il motivo del suo sfogo e le previsioni per il futuro in sella alla moto

Andrea Iannone
Andrea Iannone (Foto: Getty)

Questo che si concluderà fra due settimane è un campionato MotoGP piuttosto importante. Alla fine del 2021 lascerà infatti la classe regina Valentino Rossi, il pilota più amato degli ultimi 20 anni. Un danno importante all’immagine del Motomondiale, ma purtroppo inevitabile visto il passare del tempo. Difficile ipotizzare al momento chi, tra gli italiani, potrà raccogliere un’eredità così pesante. Bagnaia, Marini, Bastianini, sono tutti giovani molto interessanti, ma non hanno lo spessore del ‘Dottore‘. Uno che prometteva davvero bene e lasciava intravedere sprazzi di talento cristallino era Andrea Iannone,The Maniac‘ nel paddock. L’abruzzese aveva raggiunto in Ducati un livello davvero molto alto e diversi addetti ai lavori lo reputavano in grado di vincere prima o poi il titolo mondiale. La storia ci ha dato invece un verdetto diverso e il passaggio in Aprilia, dopo la sfortunata parentesi in Suzuki, non ha segnato il rilancio sperato.

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Andrea Iannone si confessa: “Sto male dentro”, poi fissa un obiettivo

Iannone
Andrea Iannone sulla griglia di partenza (Foto: Getty)

La squalifica per doping è stata una mazzata troppo dura da digerire per Iannone, specie dopo l’incomprensibile esito del ricorso. Quattro anni di stop sono una condanna esagerata e lo hanno privato delle sue migliori stagioni in pista. Ora si sta divertendo su un altro tipo di pista, quella di “Ballando con le Stelle“. A quanto pare gli piace e non gli impedisce di rimanere concentrato su un obiettivo davanti a sè.

Alla fine sono tornato in pista, da ballo, ma sempre una pista è. Pronto a un altro giro. Ma sto male dentro a non potere correre in moto e non mi passa”, ha raccontato il pilota al Corriere della Sera.

Poi aggiunge: “Soffro molto, porto dentro un nervosismo che non sapevo di avere. Più faccio cose nuove e anziché stare meglio, sto peggio. Le moto mi mancano ogni giorno di più. Tornerò alla mia vita. Altrimenti avrei già messo in piedi altre attività, una scuola per esempio. Sento il desiderio di tornare in moto. Non ho mai smesso di allenarmi, almeno due volte al mese giro in moto. Non posso cambiare niente, ma non mi sono mai sottratto ad alcun esame: ho la coscienza a posto. Le gare della MotoGP le vedo sì e no perché divento nervoso. Riaprono una ferita che probabilmente non si rimarginerà mai”.

In conclusione un pensiero alla Ducati, suo antico amore:Mi è rimasta dentro. Il primo strappo al cuore l’ho avuto subito quando sono andato via, il secondo con la squalifica. Sono le due cose che più mi hanno fatto male nella vita. In Ducati sono stati gli anni più belli. Bagnaia? E’ bravo. Quartararo ha meritato il titolo, ma quella di Borgo Panigale era la moto migliore”.

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