La polizia rumena ha ufficializzato il ritrovamento di tutte le bici rubate ai mondiali di ciclismo su pista di Roubaix alla squadra italiana
“Una botta di fortuna…” dice un funzionario della polizia di stato rumena commentando la maxi operazione che poche ore fa ha consentito il ritrovamento delle costosissime biciclette rubate alla squadra azzurra di ciclismo su pista.
Le 22 bici rubate
Un colpo azzardato, non si sa quanto organizzato che sarebbe stato effettuato da una banda di giovanissimi che evidentemente da qualche giorno avevano preso di mira il ritiro azzurro in attesa del momento giusto. Le biciclette, tutte Pinarello da competizione allestite con costosissimi brevetti meccanici e biometrici, erano state rubate nella notte tra venerdì 22 e sabato 23 ottobre a Roubaix, dal furgone della squadra azzurra impegnata nei mondiali di ciclismo su pista. Un danno pesantissimo per la squadra, anche dal punto di vista emotivo.
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Una banda organizzata
Inizialmente si era parlato di un possibile furto su commissione da parte di qualche azienda concorrente della Pinarello, desiderosa di mettere le mani sui segreti delle biciclette da competizione alcune delle quali valutate oltre 50mila euro. In realtà le biciclette sarebbero state intercettate da una banda di giovani ladri rumeni molto attivi tra Belgio e Germania. Professionisti del furto che in pochi giorni avevano ripulito due uffici e altrettanti appartamenti.
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La Polizia di Vrancea, Romania, in indagine che ha coinvolto anche operatori italiani dello #Scip, ha ritrovato le bici da pista rubate agli #azzurri @Federciclismo durante mondiali di #Roubaix2021. Indagate 20 persone. Le bici saranno presto riconsegnate #29ottobre @Viminale pic.twitter.com/hSaC0UbQoe
— Polizia di Stato (@poliziadistato) October 29, 2021
Base in Romania
Una banda organizzata che aveva base a Vrancea, in Romania. E proprio qui la polizia rumena del reparto investigativo internazionale ha rinvenuto le biciclette, insieme a parecchia altra refurtiva che gli agenti rumeni hanno sequestrato mentre seguivano il transito di una consistente partita di droga. Non si sa se la banda abbia acquisito la refurtiva per ricettarla o se siano stati proprio loro gli esecutori materiali del colpo. Un bottino da oltre 600mila euro.
Il tempo di inventariare le bici e le preziosissime Pinarello potranno tornare alla squadra italiana.