Non potrà più entrare allo stadio il tifoso che è stato identificato ieri all’Olimpico mentre insultava il giocatore della Fiorentina Duncan con epiteti razzisti
La Lazio sta cercando di correre ai ripari contro derive di carattere razzista che dall’inizio della stagione sono diventate un motivo di rischio per la società capitolina.
Duncan, insulti allo stadio
Gli insulti che ieri hanno colpito Alfred Duncan nella partita vinta contro la Fiorentina 1-0 sono solo gli ultimi di una serie di episodi che hanno messo in imbarazzo alcuni club e che stanno richiamando l’interesse della UEFA nei confronti della Serie A.
La posizione della federazione internazionale europea è quella di una tolleranza zero nei confronti di razzismo e comportamenti antisportivi. Già lo scorso anno la UEFA aveva invitato caldamente alcuni club a rischio, soprattutto in Inghilterra ma anche in Spagna, Francia e Germania, a prendere provvedimenti nei confronti di tifosi non rispettosi delle regole.
LEGGI ANCHE > Tifo e razzismo, la UEFA tiene d’occhio l’Italia: tutti i rischi
Tifoso identificato
Gli insulti a Duncan, in particolare durante una intervista eseguita in televisione a bordo campo, sono stati purtroppo molto evidente. Da quanto la Lazio ha fatto sapere l’episodio è stato oggetto di indagine sia della Procura federale che del club, molto tempestivo a identificare il tifoso responsabile degli insulti razzisti e messo al bando da qualsiasi evento sportivo allo stadio. Il tifoso non potrà più entrare allo stadio. Ma ora rischia anche un provvedimento giudiziario più ampio.
Recentemente la UEFA ha squalificato il campo di Wembley all’Inghilterra per insulti razzisti e gli incidenti avvenuti nella finale di Euro 2020. Un giocatore del Padova è stato recentemente squalificato per dieci turni in Lega Pro. La UEFA dal canto suo ha avviato una serie di indagini su alcuni episodi, tra i quali gli insulti al portiere del Milan Mike Maignan.
