Formula 1, la minaccia di Toto Wolff: “Le statistiche non contano”

Formula 1, la minaccia di Toto Wolff: “Le statistiche non contano”. Il team principal della Mercedes carica la squadra per il gran finale 

Un finale così non si vedeva da anni e difficilmente in queste occasioni Lewis Hamilton sbaglia un colpo. In realtà l’unico e metterlo in crisi è stato Nico Rosberg, con la stessa monoposto e con una stagione quasi perfetta. Ma lo stesso risultato può riuscire ora anche a Max Verstappen che ha accumulato un tesoretto di 12 punti.

Duello Hamilton-Verstappen
Formula 1, la minaccia di Toto Wolff: un duello Hamilton-Verstappen (Getty Images)

Pochi considerando che mancano ancora cinque gare prima di chiudere il Mondiale di Formula 1. Tanti pensando alla determinazione dell’olandese e della Red Bull. La Mercedes sa che non potrà mai sbagliare nulla e forse non basterà nemmeno la classe del sette volte campione del mondo.

Intanto però Toto Wolff è convinto di poter ribaltare tutto e lo ha confessato a Sky Sports: “La storia non ha nessuna rilevanza. Solo se ti fermi puoi guardare le statistiche del passato, che comunque non interessano a nessuno. Penso che ce la giocheremo gara per gara, abbiamo bisogno di mantenere il morale alto. Siamo lì, possiamo vincere ovunque. C’è pressione, ma è una pressione positiva”.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Hamilton, c’è chi lo conosce meglio di tutti: “E’ l’ultimo dei mohicani”

Formula 1, la minaccia di Toto Wolff e la risposta di Helmut Marko: ormai è quasi fatta

Dall’altra parte conoscono le mosse dei rivali e sanno che in un weekend può cambiare tutto. Ma una vecchia volpe come Helmut Marko, sa anche come si vince e ai microfoni di Sky Deutschland dopo il weekend di Austin ha parlato chiaramente.

Verstappen e Hamilton ad Austin (Getty Images)

“Abbiamo bisogno di dieci vittorie in stagione per conquistare il titolo, quindi ce ne mancano due. E forse potremo raggiungere questo traguardo prima delle tappe in Medio Oriente, anche perché quei circuiti presentano lunghissimi rettilinei che potrebbero favorire le Mercedes. Ora ci saranno due tappe in altura in Messico e in Brasile, alla nostra portata“.

Gestione cookie