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Kenya, un altro femminicidio: uccisa la maratoneta Edith Muthono

A poche ore di distanza dalla tragica morte di Agnes Tirop, un’altra maratoneta keniota è stata uccisa dal suo fidanzato dopo una lite


Un’altra atleta vittima di femminicidio in Kenya (Getty Images)

Il Kenya è uno dei paesi dove la vita della donna risulta essere più difficile secondo i dati degli osservatori internazionali. Le statistiche dello stesso governo keniota sostengono che il 45% delle donne subiscono violenza e prevaricazione, spesso nella loro stessa famiglia.

Kenya, un’altra atleta uccisa

L’omicidio di Agnes Tirop, avvenuto mercoledì scorso, ha suscitato clamore e commozione in tutto il paese. L’atleta, quarta alle Olimpiadi di Tokyo nei 5mila metri, primatista mondiale dei 10mila su strada con un sensazionale 30.01” ottenuto il mese scorso, Agnes era un’atleta simbolo per tutto il paese. Si allenava con le giovanissime, sovvenzionava le scuole – tutte a corto di fondi – degli atleti più giovani con le proprie vincite. Per la sua morte è stato arrestato il marito, Ibrahim Rotich, in fuga per oltre tre giorni prima di fermato dopo una rocambolesca fuga a Mombasa.

LEGGI ANCHE > Tragedia in Kenya, assassinata Agnes Tirop, primatista mondiale

Chi era Edith Muthoni

Poche ore dopo la morte di Agnes, un’altra maratoneta molto nota nel paese, Edith Muthoni, è stata rinvenuta morta nella sua abitazione, colpita a morte alla testa dopo una violenta lite. Stando alle testimonianze a uccidere Edith, 27 anni, è stato il suo ragazzo Kennedy Nyamu. Una lite per gelosia, legata alle altre frequentazioni dell’uomo.

Edith gli aveva chiesto di poter verificare le sue ultime telefonate. Ma quando ha preso il cellulare si è scatenata una discussione: Kennedy ha colpito alla testa Edith con un pesante oggetto contundente. Trasportata all’ospedale di Embu, Edith Muthoni è stata dichiarata morta poco dopo il ricovero. Il suo fidanzato è stato arrestato: ha ammesso di avere aggredito la ragazza. L’accusa è di omicidio. Edith Muthoni aveva fatto parte della squadra nazionale keniota di maratona con ottimi tempi: lavorava come agente e come trainer.

Mauro Marchina

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