Lombardia: Tadej Pogacar chiude alla grande dopo la Liegi-Bastogne-Liegi e il Tour de France. Fantastico Masnada, secondo nella sua Bergamo
Nell’anno magico dell’Italia, anche per i pedali, arriva un’altra mezza impresa. Perché nell’albo d’oro del Lombardia finirà il nome di un fenomeno come Tadej Pogacar che mette in bacheca un’altra corsa World Tour con un’impresa da campione vero. Alle sue spalle sul podio c’è un monumentale Fausto Masnada, che aveva già vinto a San Giovanni Rotondo nel Giro del 2019 ma questa è altra cosa.
Lo scatto decisivo del fenomeno in maglia UAE Team Emirates, quando mancavamo quasi 40 km all’arrivo per andare a riprendere Vincenzo Nibali, il primo ad attaccare. Il messinese però quando Pogacar è ripartito non ha avuto il ritmo per tenerlo e si è creato il vuoto.
Unico a seguire il fenomeno sloveno, tredicesimo successo in questa stagione, è stato Masnada che ha avuto il via libera dalla Deceuninck-Quick Step per mandarlo ad inseguire. L’ha agganciato ai -15 gasato dal fatto di arrivare là dove è nato e ci ha provato fino all’ultimo anche se in volata non c’è stata storia.
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Lombardia: Tadej Pogacar chiude alla grande, tre italiani nei primi quindici
Fausto Masnada, quando era ancora dilettante nel 2015 vinse il Piccolo Giro di Lombardia, quasi un segno del destino, e oggi a 28 anni ha scoperto di essere un grande. Con loro sul podio anche Adam Yates arrivato a 51″ davanti a Roglic, Valverde, al campione del mondo Julian Alaphilippe e agli altri due francesi Gaudu e Bardet.
Vincenzo Nibali, che dal prossimo anno tornerà con la maglia dell’Astana, alla fine è arrivato tredicesimo a 2’51” nello stesso gruppetto di Lorenzo Fortunato, quindicesimo. Ma a fare festa è Pogacar, che delle 32 vittorie UAE in stagione ne ha centrate 13 e conferma in questo momento di essere il numero uno al mondo.