Finisce dopo 37 partite la striscia di imbattibilità dell’Italia di Roberto Mancini contro la Spagna, una partita non fortunata dove nulla è andato come doveva
Non è stata certo la migliore partita dell’Italia. Ma tra assenze, recuperi dell’ultima ora e difficoltà assortite, la partita della Spagna è segnata da diversi episodi sfavorevoli e si chiude con la prima cocente delusione del dopo Europeo. Finisce 1-2 per le Furie Rosse.
Italia con Bastoni al posto di Chiellini in difesa. La Spagna gioca con molta aggressività ed emotivamente sembra carica a molla mentre parte di San Siro si concentra a fischiare Donnarumma… mah.
L’Italia fatica a prendere quota e la Spagna tiene palla con ordine e senza errori. É una gara nervosa che vive anche delle ruggini della semifinale dell’Europeo, vinta non senza polemiche da parte degli spagnoli solo ai calci di rigore. L’Italia soffre enormemente sulla sua destra dove Oyarzabal fa il vuoto: e proprio da qui arriva il primo gol, un centro preciso ma non irresistibile che Bastoni legge un po’ in ritardo e Ferran Torres trova il vantaggio. Donnarumma pasticcia su un tiro comodo, palla sul palo, Bonucci che salva. Non è l’Italia cui siamo abituati. E la Spagna gioca davvero molto molto bene.
Il finale del primo tempo è drammatico: Insigne si mangia un gol fatto davanti alla porta avversaria. Bonucci si fa espellere per somma di ammonizioni dopo un intervento con un gomito particolarmente esposto. E a pochi secondi dal termine del primo tempo, in pieno recupero, la Spagna trova anche il raddoppio, di nuovo con Ferran Torres, e sempre su un’iniziativa che sfonda sul nostro lato debole.
In inferiorità numerica e sotto di due gol Mancini si affida al cuore di Chiellini, al dinamismo di Locatelli e Pellegrini, all’ambizione di Kean. Ma il divario è evidente. La Spagna traccheggia, peccando e non poco di presunzione, tiene palla, sfiora anche il terzo gol con Donnarumma che sventa un paio di occasioni. Tenendo la Spagna in tensione fino alla fine e guadagnandosi applausi comunque meritati l’Italia fa quello che può: Chiesa si inventa il gol di Pellegrini che riapre la partita ma nell’assalto finale, più emozionale e nervoso che tecnico, l’Italia non ne ha più.
Italia condannata da episodi ma Spagna meritatamente in finale di Nations League: affronterà la vincente di Francia-Belgio in programma domani a Torino (ore 20.45). Italia sabato a Torino per la finalina del terzo posto con chi perderà.
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ITALIA-SPAGNA 1-2
7′, 45’+2′ Ferran Torres (S), 83′ Pellegrini (I).
ITALIA (4-3-3): Donnarumma 6; Di Lorenzo 5.5, Bonucci 5, Bastoni 5.5, Emerson 5.5; Barella 6 (dal 71′ Calabria 6), Jorginho 5.5 (dal 64′ Pellegrini 6.5), Verratti 5.5 (dal 58′ Locatelli 6.5); Chiesa 6.5, Bernardeschi 6 (dal 46′ Chiellini 6.5), Insigne 5.5 (dal 58′ Kean 5.5).
SPAGNA (4-3-3): Unai Simon 6; Azpilicueta 7, Laporte 6.5, Pau Torres 6.5, Marcos Alonso 7; Koke 7 (dal 75′ Merino 6), Busquets 7.5, Gavi 6.5 (dall’84’ Sergi Roberto); Ferran Torres 8 (dal 49′ Yeremi Pino 6.5), Oyarzabal 7, Sarabia 7 (dal 75′ Gil 6).
ESPULSO:41′ Bonucci (I) per somma di ammonizioni.
AMMONITI: Azpilicueta (S), Sarabia (S), Pino (S), Locatelli (I), Oyarzabal (S).
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