Australian Open 2022, decisione storica da parte degli organizzatori: non era ancora mai successo nel primo Slam dell’anno
Come sempre, la grande stagione del tennis si aprirà a Melbourne: ma diversamente da sempre, gli Australian Open 2022 promettono di essere storici per mille motivi. Il primo, legato ai tempi che sta vivendo tutta l’umanità, sono legati alle decisioni degli organizzatori.
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Nello stato di Victoria, del quale Melbourne è la capitale, infatti saranno ammesse soltanto le persone vaccinate contro il Covid-19 e varrà per tutti a cominciare dai tennisti. Lo ha confermato il premier australiano, Dan Andrews: “Tutti i lavoratori che arriveranno a Melbourne dovranno ricevere la prima dose entro il 15 ottobre e la seconda non più tardi del 25 novembre. Il vaccino è la migliore protezione per tutti.
Una richiesta che molti professionisti avevano avanzato nelle ultime settimane, a cominciare dallo scozzese Andy Murray. Nel corso dello US Open aveva lamentato il fatto che i suoi colleghi vaccinati fossero ancora pochi ed era entrato in polemica con Stefanos Tsitsipas. Il campione greco infatti aveva dichiarato di non volersi sottoporre al vaccino a meno che non fosse diventato obbligatorio. Ora per gli Australian Open lo sarà e anche lui dovrà adeguarsi.
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Australian Open 2022, decisione storica: cambiano anche le qualificazioni
Ma non sarà questa l’unica novità in vista per gli Australian Open 2022 a Melbourne. Non c’è ancora la conferma ufficiale, ma pare che anche per la prossima edizione del torneo le qualificazioni per i due tabellini saranno giocate all’estero. Era già successo nella passata edizione, succederà di nuovo.
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Le due location scelte dovrebbero essere ancora una volta Dubai per le donne e Abu Dhabi per gli uomini attorno a Natale. In quel modo, tutti i partecipanti potranno affrontare la quarantena necessaria per entrare poi in Australia ed essere al via regolarmente del torneo principale.