Ciclismo, Nibali non è mai finito: che numero sulle strade del cuore. A distanza di più di due anni dall’ultima volta torna alla vittoria
Non gli succedeva da più di due anni e aveva anche un po’ dimenticato certe sensazioni, anche se un campione sa sempre come fare. E Vincenzo Nibali ha scelto le strade di casa per lasciare di nuovo una zampata, conquistando in un colpo l’ultima tappa e la classifica finale del Giro di Sicilia.
Giovedì era toccato ad Alejandro Valverde, a dispetto del fatto che il campione spagnolo ha superato quota 40 anni. Stimolato anche da questa rivalità sana ed eterna, il capitano della Trek-Segafredo ha scelto l’ultimo tappa per lasciare il suo marchio sulla corsa. Uno scatto mentre il gruppo dei migliori scalava l’Etna verso Sciara di Scorciavacca e l’hanno rivisto al traguardo.
A Mascali, Nibali è arrivato tutto solo precedendo per 49 un gruppetto con Alejandro Valverde, Romain Bardet, Simone Ravanelli, Alessandro Covi, Simone Velasco, Jhonatan Restrepo. L’ultimo successo dello Squalo di Messina era datato 27 luglio 2019 al Tour de France, ma prima di passare all’Astana sa di poter chiudere alla grande la stagione.
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Ciclismo, Nibali non è mai finito: nel mirino c’è il Lombardia, domenica tocca alla Roubaix
Dopo il traguardo, le prime parole di Nibali sono di euforia: “Tornare alla vittoria qui, sulle strade nelle quali pedalavo da bambino, di fronte ai miei tifosi e ai miei parenti è un’emozione indescrivibile. Sapevo che la salita era dura, ma non conoscevo bene quel versante. E quando sono partito, ho decido di andare a tutta. Adesso mi aspettano gare italiane molto importanti, in particolare ce ne sarà una a cui tengo moltissimo”.
Il riferimento al Lombardia, in programma il 9 ottobre, non è casuale. Intanto però domenica 3 torna un’altra grande classica. A distanza di sei mesi dalla data originale, torna finalmente la Parigi-Roubaix che non si corre dall’aprile 2019. Il grande favorito, come per i Mondiali in Belgio, sarà Wout Van Aert insieme a Mathieu Van der Poel. Tra gli azzurri, soprattutto Sonny Colbrelli, Matteo Trentin e Gianni Moscon.