Con un grande flash mob che ha coinvolto alcuni tra gli atleti più famosi del paese, si presenta Champions for Change, un collettivo di atleti impegnati socialmente
I nomi sono tutti importanti: dagli olimpionici Antonio Rossi e Yuri Chechi, a una leggenda della pallavolo come Maurizia Cacciatori. Atleti, giornalisti, influencer, persone impegnate nel mondo dello sport da un punto di vista professionale che vogliono fare qualcosa di davvero utile nel sociale.
Champions For Change
I presupposti di Champions for Change sono interessanti. Usare lo sport e gli atleti come spunto narrativo che sia uno spunto, un’esperienza per ispirare i giovanissimi. Se il motto delle Olimpiadi è “Uniti per il cambiamento”, in un momento di grande necessità e di valori umani spesso in discussione, gli sportivi si interrogano sul loro valore aggiunto, su quanto possono fare per cambiare.
Champions for Change si presta a dare voce alle storie che possono ispirare una crescita, collettiva e individuale.
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Lo sport diventa narrativa
Coinvolgendo colleghi e amici, ma anche i giovanissimi del liceo scientifico sportivo intitolato a Marco Pantani, gli atleti di Champions for Change si sono esibiti in un flash mob che, all’Arco della Pace di Milano ha dato vita a una performance sulla musica di Saturnino Celani, il bassista storico della band di Lorenzo-Jovanotti, grande appassionato di sport, che ha prestato alla causa uno dei suoi brani. A esibirsi 70 rappresentanti di cinquanta sport diversi.
Da qui parte una campagna digitale e analogica curata dalla H-Farm Digital Marketing con le quali verranno raccolte le migliori storie di sport, 2500 battute scritte, o un podcast di due minuti e mezzo per arricchire i contenuti del movimento. Le cinque storie di sport che raccoglieranno più voci sui canali social del movimento saranno votate dal pubblico.
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Le parole di Maurizia Cacciatori
A proposito abbiamo sentito Maurizia Cacciatori, palleggiatrice storica della nazionale di pallavolo e della FoppaPedretti Bergamo che vinse tutto per molti anni: “Tutti gli sportivi hanno la possibilità di fare qualcosa che vada al di là della loro attività agonistica, per quanto vincente. Siamo dei testimonial. Per una volta possiamo decidere di essere testimonial di valori che meritano davvero di essere divulgati, soprattutto ai più giovani. Nessuno vuole essere di esempio a nessuno. Ma se la nostra esperienza, se la nostra passione, può servire di ispirazione a giovani che hanno la voglia di fare qualcosa e di realizzarsi, allora tutto il nostro impegno sarà davvero servito a qualcosa”.