Valentino Rossi, un ex fenomeno lo celebra: “Il più carismatico della storia”. Arriva l’ennesimo omaggio al Dottore da parte di un grande rivale
Il lungo addio di Valentino Rossi si sta trasformando in una celebrazione quotidiana delle gesta del fuoriclasse di Tavullia. Dal giorno in cui il Dottore ha annunciato ufficialmente il ritiro dall’attività agonistica al termine della stagione, non passa giorno in cui un ex rivale o compagno di scuderia non tessa le lodi del nove volte campione del mondo. Elogi e complimenti sono arrivati e continuano ad arrivare, anche da campioni di altri sport che hanno riconosciuto il ruolo straordinario di Valentino Rossi, decisivo nella diffusione planetaria soprattutto a livello mediatico della MotoGP.
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Tra i grandi piloti del recente passato non poteva mancare il commento di un ex rivale e compagno di squadra di Valentino Rossi, lo spagnolo Jorge Lorenzo. Il trentaquattrenne centauro maiorchino, cinque volte campione del mondo, per quattro stagioni consecutive (dal 2013 al 2016) ha condiviso il box della Yamaha con il fuoriclasse marchigiano. “È triste perché a livello di personalità Valentino è stato il pilota più carismatico della storia – il giudizio tranchant di Lorenzo -. Sarà difficile trovare un altro pilota così. Non dico che sarà impossibile, ma sarà davvero complicato per tutta la gente che muoveva. Rossi ha fatto davvero bene al motociclismo, trasformandolo in uno sport tra i più seguiti al mondo”.
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Valentino Rossi, il giudizio di Jorge Lorenzo: “Il suo addio era inevitabile”
Lorenzo non ha alcun dubbio sul ruolo fondamentale avuto da Valentino Rossi nella crescita del motociclismo, ma è altrettanto sicuro che la decisione di ritirarsi sia la più giusta: “Questo momento prima o poi doveva arrivare, perché è arrivato per tutti i grandi dello sport come Michael Jordan, Mohammed Alì o Diego Maradona. È qualcosa di inevitabile. Quando si invecchia si perdono alcune facoltà e a Valentino è successo questo. Alla fine ha dovuto prendere questa decisione perché anno dopo anno questa flessione era sempre più evidente”.