Diletta Leotta ha parlato a lungo del suo rapporto con i colleghi e delle difficoltà incontrate all’inizio della sua avventura in tv
Negli ultimi mesi si è parlato molto delle differenze tra uomini e donne nel mondo dello sport e soprattutto nel calcio. Con il passaggio dei diritti tv della Serie A da Sky a Dazn la nuova regina delle trasmissioni sportive è diventata sicuramente Diletta Leotta, ma oltre alla bella siciliana sono ormai moltissime le donne chiamate a condurre eventi televisivi legati al calcio e allo sport.
Nonostante tutto però c’è ancora un clima di diffidenza, che in alcuni casi sconfina nella discriminazione. Proprio per questo il Corriere della Sera ha tenuto un convegno dal titolo “Le donne non sanno fare gruppo. Proviamo a contraddire la vecchia storia” in cui ha preso la parola anche la presentatrice di Dazn.
La Leotta ha parlato dei suoi rapporti di lavoro con i colleghi uomini e anche delle sue difficoltà legate ai suoi inizi in tv, quando ha faticato parecchio ad imporsi. Questa la sua testimonianza.
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Diletta Leotta e il retroscena sui sui esordi in tv: “Piangevo tutti i giorni”
La Leotta ha parlato molto di quanto sia importante lavorare all’interno di un gruppo di lavoro coeso, anche se alla fine chi ci “mette la faccia” in diretta è lei: “Il mio ruolo è quello di trasmettere dei contenuti, messaggi, di raccontare l’emozione di una partita o di una storia in radio, per questo è fondamentale che dietro di te ci sia un team che lavora con te”.
Oggi Diletta è una donna di successo e la sua carriera è di quelle importanti tra tv e radio, ma all’inizio non è stato facile: “Mi è capitato di incontrare delle belle amicizie a lavoro. Anche se all’inizio ero vista come un impostore, erano poche e agguerrite le donne che lavorano nel calcio. Quando ho iniziato questo lavoro piangevo tutti i giorni, mi sentivo sbagliata“.
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Parlando invece del luogo comune sull’invidia tra donne a lavoro, la Leotta non ha smentito ma ha provato a dare una giustificazione: “Forse perché siamo allenate a dover sempre emergere, fare qualcosa in più rispetto agli altri per riuscire ad avere la stessa credibilità di un collega uomo. Se fossimo un po’ più rilassate saremmo in grado di fare gruppo, di condividere un po’ di più”.