C’è forte dibattito sulla questione vaccino tra gli sportivi, Andy Murray alla vigilia dello US Open chiede ai tennisti professionisti di fare la loro parte
Iniziano gli US Open in un clima di grandissima aspettativa nonostante le molte assenze sia dal tabellone maschile che da quello femminile. Ma l’attenzione di tutti, in particolare da parte dei giocatori, è ancora su pandemia e vaccino.
Andy Murray e il vaccino
Non tutti i tennisti hanno deciso di affrontare il vaccino, alcuni restano abbastanza scettici e timorosi circa possibili conseguenze. Andy Murray, uno dei veterani del circuito ATP, ha invitato tutti i tennisti inseriti nel cartellone professionistico a vaccinarsi e a farlo senza esitazione: “Non possiamo accettare che solo le persone vaccinate possano venirci a vedere in tribuna – ha detto il tennista scozzese – se poi i primi che non vogliono vaccinarsi siamo proprio noi. É una questione di coerenza e di buon senso. Gli sportivi devono fare la loro parte e comportarsi con senso di responsabilità”.
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Iniziano gli US Open
Murray non ne fa una questione di prestazioni ma solo di coerenza: “I giocatori hanno una responsabilità nei confronti del pubblico – continua Murray – girano per il mondo, si allenano, giocano. É evidente che questo è il momento per un gesto di razionalità che faccia la differenza. Io personalmente mi sono vaccinato appena è stato possibile e sto godendo una vita assolutamente normale allenandomi e viaggiando in piena libertà. Credo che le prossime settimane saranno decisive sotto questo aspetto e mi aspetto che tutti i giocatori molto presto prenderanno una decisione definitiva in tal senso”.
Le dichiarazioni di Murray, che nel primo turno affronterà Stefanos Tsitsipas, seguono di poche ore quelle di Novak Djokovic che ha espresso perplessità sul vaccino, augurandosi di non dovere essere costretto a farlo.