Napoli, De Laurentiis è una furia: pugno di ferro contro la Fifa

Napoli, De Laurentiis è una furia: pugno di ferro contro la Fifa. Il patron azzurro va allo scontro sui giocatori convocati nelle zone ‘rosse’

Aurelio De Laurentiis
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis (Getty Images)

E’ ormai alle porte la prima sosta dei campionati dedicata agli impegni delle Nazionali per i match di qualificazione ai Mondiali del Qatar del 2022. Al termine delle gare della seconda giornata di Serie A, i centri sportivi delle maggiori club italiani si svuoteranno a causa dei tanti giocatori chiamati a rispondere alle convocazioni delle rispettive nazionali. Tra questi c’è anche il Napoli che dopo il match del Ferraris contro il Genoa vedrà partire tanti elementi del proprio organico, impegnati nelle gare di qualificazione ai Mondiali. Sei di loro però rischiano seriamente di rimanere agli ordini di Spalletti anche per le prossime due settimane.

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Stiamo parlando di Koulibaly, Osimhen, Lozano, Ospina, Ounas ed Elmas: sei pedine fondamentali per il tecnico degli azzurri e anche per le rispettive nazionali. Sei pezzi da novanta che il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis non sembra disposto a lasciar partire a cuor leggero. Il motivo è presto detto: i succitati giocatori devono recarsi in zone ‘rosse’, cioè con forti misure restrittive in atto legate all’aumento esponenziale dei contagi al Covid-19. Una volta tornati a Napoli, tutti e sei sarebbero di conseguenza costretti a rispettare una rigida quarantena, cosa che impedirebbe loro di giocare contro la Juventus e l’Udinese in campionato e nel match d’esordio di Europa League.

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Napoli Venezia Osimhen
Victor Osimhen, espulso dopo 20′: rischia una squalifica seria (Getty Images)

Napoli, De Laurentiis non ci sta: è scontro aperto con la Fifa

Per questo motivo, De Laurentiis ha preso una posizione molto decisa in merito: se non ci saranno deroghe alle restrizioni attuali sui rientri dai paesi inseriti nella lista rossa, questi giocatori non potranno prendere parte alle gare di qualificazione mondiale delle proprie nazionali e saranno costretti a restare a Napoli. Le rimostranze della Fifa non sono state minimamente prese in considerazione dal numero uno azzurro: lo scontro è totale.

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