Sviluppi imprevisti nel ciclomercato in vista della stagione 2022 con Vincenzo Nibali a un passo da un clamoroso ritorno nel club kazako dell’Astana
Il ritorno. Vincenzo Nibali pronto a seguire Vinokourov nella Astana che sta chiudendo con diversi altri ciclisti italiani di primaria importanza per consentire al ciclista messinese di presentarsi in grandissima condizione alle corse a tapa della prossima stagione.
Vincenzo Nibali, ritorno ad Astana
Non si tratta solo di una voce. Gli stessi agenti di Vincenzo Nibali, Johnny e Alex Carera, hanno confermato che la trattativa è praticamente definita: “Ancora un chilometro, manca solo la firma e tutto lascia pensare che la cosa si concretizzerà a breve”.
La Astana, un omaggio alla capitale del Kazakhstan, è la ricchissima scuderia finanziata dai colossi di stato del paese asiatico (petrolio, gas, trasporti). Il team dal 2007 ha una licenza professionale UCI e nella quale Nibali ha già corso con successo per tre stagioni, tra il 2013 e il 2016, prima di firmare prima per la Bahrain e poi per la Trek Segafredo con cui il suo contratto biennale è ormai in scadenza.
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Gli italiani dell’Astana
La Astana è passata (relativamente) indenne da una serie di inchieste doping e dopo alcune stagioni in seconda linea è pronta a un rilancio con investimenti molto pesanti. Il club ha richiamato Aleksandr Vinokourov con la qualifica di general manager – se ne era andato lo scorso anno – che vuole solo nomi importanti. Nibali, che in Astana ha vinto il Tour del 2014 e il Giro del 2016 è pronto a creare un piccolo Club Italia nel team kazako mettendo sotto contratto anche
Valerio Conti e Gianni Moscon, due fedelissimi.
Una svolta sorprendente perché Vinokourov non aveva lesinato critiche a Nibali quando il ciclista italiano decise di lasciare l’Astana per andare nel Team Bahrain. Ma il manager è stato chiarissimo fin dalla sua prima intervista: “Nibali è un fuoriclasse, e come tutti i fuoriclasse ci interessa”.