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Muhammad Ali, buon sangue non mente: in famiglia c’è già un fenomeno

Ha 21 anni e si chiama Nico Ali Walsh, è il figlio di Rasheda Ali, il nipote di Mohamed Alì: ieri ha vinto il suo primo match da professionista

Muhammad Ali, nella conferenza stampa di presentazione della sua biografia

É nato con l’ombra incommensurabile di uno dei più grandi sportivi di sempre dietro le spalle. Ma fin da bambino ha sognato di seguire le orme del nonno, il grande Muhammad Ali.

Muhammad Ali, il più grande

Definito “il più grande” non solo dai cronisti della sua epoca ma anche dagli appassionati storici di boxe, Muhammad Ali (all’anagrafe Cassius Clay prima della sua conversione all’Islam) resta una delle icone più straordinarie nella storia dello sport mondiale. Le immagini delle sue sfide sul ring con Sonny Liston, Floyd Patterson, Joe Frazier e Leon Spinks hanno fatto epoca cambiando per sempre la storia del pugilato ma anche quella della comunicazione.

Personalità immensa, Ali dominato la scena prima e dopo la sua lunghissima carriera, 56 vittorie in 61 incontri conquistando un pubblico immenso. In lite con gli Stati Uniti (fu condannato perché rifiutò di prestare servizio militare), è stato probabilmente lo sportivo più amato e popolare di sempre. Fino alla sua immagine più toccante; quando ormai colpito dal Parkinson accese la fiamma olimpica di Atlanta nel 1996.

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Nico Ali Welsh in uno scatto social davanti a una foto del nonno

Il nipote Nico

Ali ha avuto nove figli dei quali solo Laila ha raggiunto una certa fama come pugile, prima ancora che il pugilato femminile venisse ammesso come sport competitivo. Nico è il figlio di Rasheda e di

Robert Walsh. Dopo una buona card a livello giovanile a giugno il nipote del più grande ha firmato un contratto con la Top Rank Boxing di Bob Arum.

Con gli stessi pantaloncini disegnati per il nonno, Nico Ali Welsh ha battuto per KO dopo 1.49” del primo round Jordan Weeks. Un ottimo debutto contro un avversario molto più esperto, quattro vittorie e due sconfitte da professionista.

“Mio nonno è molto di quello che c’è in me –ha dichiarato Nico – per me è stato un simbolo, un mentore, un’ispirazione. Ma soprattutto a mancarmi o semplicemente mio nonno. Nessuna pressione, stiamo parlando di qualcosa e qualcuno più grande di me, il più grande combattente che sia mai vissuto. Ma per me era semplicemente mio nonno”.

Nico Ali Walsh ha in programma un nuovo match entro la fine dell’anno: “Questi pantaloncini sono stati un omaggio dedicato a lui, ma non li indosserò mai più”.

Mauro Marchina

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