Clamoroso ritorno in campo per un giocatore che alla Sampdoria è stato qualcosa di più di una bandiera e che ha vissuto momenti molto travagliati: Flachi giocherà in Eccellenza
Da ragazzino ha sopportato il peso di giocare con la maglia numero 10 che era stata di Roberto Baggio. Una carriera che in molti avevano annunciato straordinaria ma con tante pause dovute a un carattere non facile e a qualche problema di carattere personale.
Francesco Flachi, una vita in rovesciata
Quando le sue tracce sembravano ormai destinate a restare marginali nel calcio che conta, Flachi ha vissuto un momento straordinario con la Sampdoria, 250 partite e 107 gol che lo hanno reso uno dei giocatori più amati di sempre dalla tifoseria blucerchiata.
Nonostante qualche eccesso, una condanna per due mesi per via di qualche chiacchierata di troppo su una scommessa riguardante il derby di Roma e una brutta vicenda legata all’uso di cocaina che chiude con una lunghissima squalifica i suoi otto anni nella Sampdoria, Flachi torna a giocare prima con l’Empoli, poi con il Brescia.
Ma la sua carriera si chiude nel modo peggiore. Altro controllo antidoping e altra positività. Considerando i pregressi, anche se Flachi si è sempre dichiarato estraneo alle accuse di calcioscommesse, la squalifica è pesantissima: dodici anni.
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Ritorno in Eccellenza
Oggi Flachi è tornato a vivere a Firenze, gestisce una pub e un ristorante, gioca a calcetto e lavora nei quadri dirigenziali del Signa, squadra toscana che milita nel campionato regionale d’Eccellenza. I dodici anni di squalifica sono quasi finiti. La punizione è scattata dalla sua sospensione, e dunque dall’ultima partita ufficiale – nel dicembre 2009: dunque tra poco Flachi potrebbe tornare in campo.
E lui vuole un finale diverso: “É cominciato tutto per gioco – spiega il fantasista – quando il presidente del Signa mi provocava dicendo che non ero più capace a giocare. Ho sempre giocato a calcetto e mi sono mantenuto in forma. Sono convinto di potere essere utile, la passione è sempre tantissima. Ho ancora cinque mesi per rimettermi in forma e poi quando sarò in condizioni vedrò se sarà possibile giocare e per quanto”.
A Genova molti tifosi della Sampdoria lo ricordano ancora come uno dei blucerchiati più spettacolari di sempre: famoso il suo banner che campeggiava spesso nella Sud, scritto al rovescio per celebrare la sua specialità, il gol in sforbiciata.