Tennis, Sinner vince ma smorza gli entusiasmi: l’annuncio preoccupa i fan. Il giovane altoatesino conquista il torneo di Washington
Jannik Sinner è diventato il numero due d’Italia. Dopo un periodo di evidente appannamento, il giovanissimo tennista altoatesino ha vinto il torneo ATP 500 di Washington sconfiggendo in finale in tre combattutissimi set lo statunitense Mackenzie McDonald (numero 107 del ranking) e ha portato a casa ben 500 punti, fondamentali per il ranking ATP: la classifica aggiornata oggi vede il nostro portacolori salire fino al quindicesimo posto, nove posizioni meglio rispetto a una settimana fa. Una vittoria fortemente voluta che fa di Sinner il più giovane vincitore di un torneo ATP 500 e che lo catapulta nella top venti a livello mondiale.
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Il numero uno del tennis azzurro resta ovviamente Matteo Berrettini che grazie alla splendida finale di Wimbledon rimane saldamente ancorato all’ottavo posto del ranking. Per Jannik Sinner però la vittoria di ieri rappresenta il perfetto trampolino di lancio in vista degli Open degli Stati Uniti, quarto e ultimo torneo del Grande Slam del 2021 in programma sui campi di Flushing Meadows dal 30 agosto al 12 settembre. Il periodo buio attraversato a luglio in termini di risultati e prestazioni negative sembra definitivamente alle spalle, ma il ventenne altoatesino non sembra scomporsi più di tanto.
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Tennis, Sinner resta con i piedi per terra: “Il cammino è ancora molto lungo”
Le dichiarazioni rilasciate al termine del Torneo di Washington appartengono solo a un giovane ià adulto e con la testa ben posta sulle spalle: “Non mi interessa se sono il più giovane a vincere un ATP 500 – ha subito chiarito Sinner -. Ci sono tanti giocatori che hanno fatto molto meglio di me. Voglio solo migliorare, lavorare tanto. Prima di questa bella settimana avevo perso tre o quattro volte al primo turno. Per competere con i migliori del mondo, la strada è ancora lunga. Quando affronti i migliori, devi davvero giocare il tuo tennis migliore e penso che ci sia ancora tanto lavoro da fare”.