É finita male la spedizione alle Olimpiadi degli atleti australiani, sotto inchiesta del loro comitato olimpico per il comportamento tenuto a bordo dell’aereo che li riportava a casa
“Chiediamo scusa, prenderemo provvedimenti molto seri”. É stato costretto a presentare ufficialmente le proprie il presidente del comitato olimpico australiano dopo un incidente davvero molto fastidioso avvenuto sul volo della Japan Airlines che stava riportano in Australia 49 atleti olimpici.
Olimpiadi finite male per gli atleti australiani
In Australia la notizia ha destato molto imbarazzo e non poco sconcerto. I media australiani lo hanno ribattezzato il “vomitgate”: 49 atleti ubriachi che hanno infastidito i passeggeri del volo, disturbando altri passeggeri e molestando le hostess. A quanto pare gli atleti che stavano rientrando in Australia dopo avere concluso la loro esperienza olimpica.
A bordo c’erano diversi atleti di tutte le specialità: ma in particolare a rendersi responsabili dei fatti contestati per i quali è in corso anche una denuncia, sarebbero stati i giocatori della nazionale di rugby a sette e quelli di calcio, appena eliminati dalla competizione.
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Scoppia il “VomitGate”
Si parla di una toilette dell’aereo completamente inutilizzabile per tutte le dieci ore di volo. Di schiamazzi, urla e comportamento irriguardoso nei confronti non solo degli altri passeggeri ma anche del personale di bordo. Hostess e steward hanno sospeso i servizi di bordo anche perché quasi tutti gli atleti coinvolti erano già ubriachi.
Il responsabile della squadra australiana a Tokyo, Ian Chesterman, è stato costretto ad ammettere che ci sono stati alcuni problemi. Non solo sia in volo ma anche in alcune delle stanze del Villaggio Olimpico che hanno ospitato gli atleti.
“Un comportamento inaccettabile – ha detto Chesterman – sono molto arrabbiato e dispiaciuto per quello che è accaduto e per il danno di immagine per gli sportivi del nostro paese. Abbiamo aperto un’indagine e i provvedimenti saranno molto seri”.