In casa Red Bull c’è molta apprensione in vista del prossimo Gran Premio d’Ungheria. Verstappen rischia di trovarsi ancora in difficoltà
Archiviate le polemiche per l’incidente tra Verstappen ed Hamilton a Silverstone per la Red Bull è tempo di ripartire e di ricostruire di nuovo il distacco dalla Mercedes che aveva ottenuto nella prima parte di stagione.
Tra due giorni la scuderia austriaca sbarcherà in Ungheria dove domenica si terrà il prossimo Gran Premio del Mondiale di Formula 1. L’intenzione di Max Verstappen è quella di riprendere da dove aveva lasciato prima di essere scagliato fuori strada, ma il morale di Hamilton ora è alle stelle e la prossima gara si preannuncia davvero infuocata.
L’olandese e la sua squadra, però, dovranno fare i conti con la situazione del motore Honda: dopo l’incidente, infatti, non è ancora arrivato un verdetto definitivo.
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L’impatto della vettura alla Copse ha fatto registrare un urto da 51G contro le barriere e potrebbe aver danneggiato la power unit della vettura di Verstappen. Nei giorni scorsi il responsabile Honda, Toyoharu Tanabe, ha spiegato di aver mandato immediatamente il motore nella fabbrica di Sakura, lasciando qualche speranza per la sua salvezza.
Helmut Marko e Masashi Yamamoto invece continuano ad essere preoccupati, così come un portavoce della casa nipponica che avrebbe dichiarato a RacingNews365: “Non avremo lumi sul suo utilizzo prima del Gran Premio d’Ungheria. La difficoltà sta nel fatto di non poter capire se il motore sarà pienamente funzionante o solo un propulsore “da venerdì” finché non lo accenderemo, questo a causa delle tante limitazioni tecniche regolamentari presenti”.
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Ricordiamo che un’eventuale sostituzione della power unit sulla Red Bull di Verstappen lascerebbe la scuderia con un solo motore a disposizione da qui alla fine della stagione. Difficile ipotizzare che l’olandese possa percorrere tutti i giri mancanti senza doverlo sostituire almeno un’altra volta, di conseguenza potrebbe scattare una penalità. Un ulteriore problema per il leader del Mondiale che ora dovrà dimostrare di essere maturato anche a livello mentale.
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