Basket

NBA Finale, Milwaukee Bucks di nuovo campioni dopo cinquant’anni

I Bucks ce l’hanno fatta, Milwaukee torna a conquistare la finale NBA cinquant’anni dopo lo storico primo trionfo del 1971, per Phoenix la serie nera continua

Khris Middleton alza il trofeo NBA per i Milwaukee Bucks (Getty Images)

Da una parte la gioia enorme di Milwaukee e della sua gente che festeggia un titolo atteso per cinquant’anni al termine di un campionato in crescendo che culmina con l’ennesima straordinaria rimonta.

NBA Finale, Milwaukee Bucks campioni

Dall’altra la delusione di Phoenix che per l’ennesima volta si trova a dovere rinviare il sogno di una vittoria mai ottenuta e forse mai così vicina dopo le prime vittorie in casa nelle prime due gare della serie. Le lacrime di Chris Paul a fine gara sono di delusione e di rabbia di fronte a una impresa sfiorata, ma che ha visto i Suns inferiori sul campo, da un punto di vista tecnico e statistico.

La finale decisiva si chiude 105-98: Milwaukee compiuto la grande impresa la settimana scorsa, andando a vincere in Arizona gara #5 e dimostrandosi davvero all’altezza di una impresa straordinaria. Ribaltare una serie dallo 0-2 non è cosa da poco. I Bucks ci sono riusciti imitando le grandi squadre del passato recente e remoto come Cleveland (2016), Miami (2006), Portland (1977) e Celtics (1969).

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Giannis Antetokounmpo con il trofeo di MVP della finale NBA (Getty Images)

Il momento decisivo della vittoria dei Bucks

L’impresa di Giannis

Il titolo, così come questa sesta gara della serie finale, porta una firma più calcata di altre, quella di Giannis Antetokounmpo. Il fuoriclasse di origine russa stavolta si supera in una prestazione incontenibile che ha frastornato la linea difensiva dei Suns, del tutto incapaci di opporsi alla sua precisione: 50 punti e 14 rimbalzi. La miglior prestazione di queste finali. Il tutto a due settimane da un problema – serio – al ginocchio che sembrava addirittura impedirgli di poter giocare le gare decisive.

Gara ondivaga: Bucks devastanti nel primo periodo, Phoenix roboanti nel secondo. Ma da metà gara in poi la spinta di Chris Paul si esaurisce (26 punti) anche per la giornata di scarsa vena di Ayton (4 su 12) e Crowder (4 su 11). Ma a deludere è soprattutto Booker: 8 su 22 al tiro da due, 0 su 7 al tiro da tre in una delle serate peggiori sotto l’aspetto realizzativo della sua stagione. Mentre dall’altra parte Giannis sbagliava pochissimo oscurando le necessità di Middleton e Holiday.

Milwaukee conquista il suo secondo trofeo dopo cinquant’anni con Giannis MVP delle Finali.

Giannis riceve in lacrime il trofeo di MVP delle finali

 

Mauro Marchina

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