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Olimpiadi, atleta dell’Uganda in fuga in Giappone: il motivo

Olimpiadi di Tokyo si stanno distinguendo per tutta una serie di notizie quanto meno curiose, l’ultima riguarda un atleta dell’Uganda che chiede asilo politico

Julius Ssekitoleko, l’atleta ugandese per due giorni in fuga in Giappone (Getty Images)

Lo hanno trovato dopo 48 ore di ricerca a circa 200 chilometri da dove gli atleti del suo paese, l’Uganda, avevano sistemato il loro quartier generale. La richiesta di Julius Sseikitoleko è stata pietosa: “Non fatemi tornare in Uganda, voglio vivere qui”.

Dall’Uganda alle Olimpiadi

La posizione dell’atleta, iscritto alla gara olimpica di sollevamento pesi maschile, è quanto meno singolare: e difficile. Perché il Giappone a quanto pare non lo può ospitare, non come profugo visto che l’Uganda non risulta tra i paesi alle prese con drammatiche emergenze politiche, sociali o umanitarie. E i dirigenti della sua squadra nazionale lo vogliono rispedire a casa con il primo volo.

Julius Ssekitoleko si era allontanato da Izumisano, dal ritiro della sua nazionale, venerdì, quando la squadra ugandese era appena arrivata. Con pochissimi dollari in tasca e senza parlare una parola di giapponese Julius si è allontanato da solo.

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Le gare di sollevamento pesi sono già cominciate con le prime eliminatorie (Getty Images)

In fuga in treno

Nonostante i rigidissimi controlli sulla pandemia e le difficoltà con la lingua, l’atleta è andato in stazione e ha preso il primo treno diretto a nord scendendo a Nagoya, a circa 200 km di distanza da dove era partito. Qui, in stazione è stato riconosciuto dalla polizia: Julius Sseikitoleko stava cercando di raggiungere alcuni amici e parenti che vivono in Giappone dove la comunità ugandese, soprattutto nella prefettura di Nagoya è abbastanza folta.

Una volta riconosciuto Ssekitoleko si è consegnato alla polizia: “Vi prego, fatemi vivere qui in Giappone, non voglio tornare in Uganda, la vita per me là è impossibile”.

Ma la vicenda non avrà un lieto fine. La delegazione ugandese a Izumisano è in isolamento a causa di due atleti positivi al Covid e Julius sarà costretto a rientrare in patria. La delegazione ugandese ha chiesto il suo allontanamento e il Giappone, soprattutto in questo periodo di pandemia, non può avvallare nessuna richiesta: nemmeno di asilo politico. Julius Sseikitoleko sarà rimpatriato domani.

Mauro Marchina

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