L’ex general manager della Formula 1, personalità ancora di grande influenza nel mondo dell’automobilismo sportivo, sostiene che Lewis Hamilton vada punito
Non accennano a placarsi le polemiche dopo l’incidente tra Max Verstappen e Lewis Hamilton al primo giro del Gran Premio di Inghilterra.
Verstappen-Hamilton, polemiche continue
L’episodio è uno dei più virali dell’anno tra i social on line: Hamilton, tentato un sorpasso all’interno ai danni di Verstappen, ha mandato l’olandese fuori pista. Red Bull distrutta, un milione di euro di anni: l’olandese ha passato pomeriggio e serata in ospedale per sottoporsi a una TAC e a diversi controlli fortunatamente senza nessuna conseguenza.
Primo lo scambio di accuse tra i due piloti che hanno polemizzato a lungo sui social. Ora anche molti addetti ai lavori hanno espresso la loro opinione a riguardo.
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Ecclestone, le accuse ad Hamilton
Stanno destando grande clamore le dichiarazioni di Bernie Ecclestone, prima direttore generale poi presidente della Formula 1, ancora estremamente influente nel mondo del circus.
Il ‘grande vecchio’, così come è soprannominato dai media britannici, ha espresso opinioni molto severe su Hamilton: “Il metro di giudizio è cambiato – dice il manager – i commissari avrebbero dovuto dare ad Hamilton almeno 30” di penalità, non i 10” inflitti quando la gara è ripartito. Si può discutere, ma la curva non era di Hamilton, la ruota anteriore di Hamilton ha toccato quella posteriore di Verstappen, era indietro quasi di una macchina e Verstappen non lo aveva certo chiuso”.
