Il successo contro l’Inghilterra nella finale di Euro 2020 non è solo una vittoria morale e un riscatto per l’Italia ma, nel concreto è una piccola fortuna economica per federazione e squadra
Euro 2020 e la Copa America, vinta dall’Argentina di misura in finale sul Brasile a Rio de Janeiro, hanno ridisegnato il ranking FIFA.
L’ultimo aggiornamento della classifica UEFA vedeva l’Italia al 21esimo posto. Solo il percorso netto di qualificazione agli Europei aveva consentito alla squadra di Roberto Mancini di essere inserita tra le teste di serie del torneo. Ma la carrellata di vittorie che sembra inesauribile della squadra di Roberto Mancini ha consentito un salto di qualità straordinaria anche nella classifica FIFA che codifica il valore di ogni singola rappresentativa nazionale.
Non si tratta solo di una soddisfazione: è un coefficiente importante per quelle che saranno le competizioni che verranno, a cominciare dai Mondiali di Qatar, qualificazione ancora da ratificare, e le qualificazioni all’Europeo che verrà, quello del 2024 in programma in Germania, che inizieranno nel novembre del 2023. In questa posizione l’Italia sarebbe automaticamente testa di serie ai Mondiali in Qatar, evitando tutte le squadre più forti, Brasile Francia e Argentina in testa.
La nuova classifica vede il Belgio sempre al primo posto, poi Brasile, Francia e Italia con distacchi molto ridotti. Quindi Inghilterra e Argentina, che con la vittoria di Copa America sale al sesto posto. Irrompe nella top 10 anche la Danimarca, finalista di Euro 2020, che ora è nona, dietro alla Spagna e davanti all’Olanda.
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Per l’Italia è in arrivo anche una considerevole pioggia di soldi: il premio a vincere per la squadra che ha conquistato Euro 2020 è di 30 milioni di euro, 20 dei quali garantiti anche in caso di sconfitta. AI giocatori andrà circa il 10%, il resto sarà incassato dalla Federcalcio che dovrà reinvestire gli introiti in strutture e iniziative per il sempre maggiore coinvolgimento di giovani con l’obbligo di concretizzare programmi sociali.
Ai giocatori, tutti quanti nessuno escluso – titolari e riserve, anche chi non ha mai giocato – andranno 250mila euro a testa. Un premio sostanzialmente economicamente di gran lunga inferiore a quello che è il vero peso economico della vittoria azzurra. Molto lontano dai guadagni di massima dei singoli giocatori.
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