Formula 1, il duro attacco del pilota: “E’ un mondo ipocrita”

In Formula 1 nervi tesi nei paddock dopo l’ultimo Gran Premio d’Austria. Uno dei protagonisti ha voluto dire la sua su quanto accaduto

Piloti Formula 1
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La Formula 1 quest’anno ci sta regalando davvero un campionato mozzafiato. Se non altro c’è aria di novità, visto che dopo anni di dominio incontrastato della Mercedes ora la Red Bull di Verstappen sembra aver preso un vantaggio considerevole su Hamilton.

Dietro a loro c’è grande bagarre, con Ferrari e McLaren per il momento impegnate nella battaglia per il podio del mondiale costruttori. E poi Alonso, Vettel, o le prestazioni straordinarie di Gasly con l’Alpha Tauri. Ci sono però due squadre ancora ferme a 0 punti in classifica: la Haas e la Williams.

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In casa Haas c’è grande tensione soprattutto a causa dei ripetuti errori di Mazepin: il pilota russo è poco amato dai tifosi, ma a quanto pare non è molto rispettato nemmeno nei paddock dove viene sistematicamente escluso dalle decisioni per il fatto di essere un esordiente. Nikita è abbastanza stanco di questa situazione e in una lunga intervista ha rilasciato delle dichiarazioni pesanti sul circus.

Formula 1, Mazepin all’attacco: “I più titolati non vengono criticati”

Mazepin
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“Penso che la Formula 1 sia un mondo molto ipocrita, perché se hai un grande nome con molti titoli, le azioni sono meno criticate rispetto a chi non ha un simile palmares“. Mazepin si è sfogato così dopo che nel GP di Austria era stato criticato per non aver rispettato l’accordo di non ostacolarsi tra piloti durante le qualifiche.

Il russo fa nomi e cognomi nella sua intervista: “Nel briefing con i piloti il direttore di gara aveva stabilito nuove regole, dicendo che si poteva prendere la posizione in pista alla curva 8 e non era permesso rallentare alle curve 9 e 10. Il contrario di ciò che è accaduto tra Alonso e Vettel…“. Va detto però che poi lo spagnolo era stato penalizzato.

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A dar fastidio a Mazepin è stato soprattutto il fatto di non essere stato preso in considerazione quando i piloti avevano stretto “il patto di non belligeranza”. Resta il fatto che, a prescindere da tutto questo, il comportamento in pista del russo spesso è stato davvero al limite e la sua stagione d’esordio, finora, è stata davvero disastrosa.

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