La scomparsa di Raffaella Carrà, una delle soubrette più amate di sempre, colpisce molto il mondo dello sport e del calcio
Raffaella Carrà aveva una discreta passione per lo sport, soprattutto per gli sportivi. In tutte le sue trasmissioni, in particolare quando aveva cominciato a organizzare grandi interviste con personaggi di spicco, non mancava mai un occhio di riguardo nei confronti dello sport e dei suoi protagonisti.
Nata a Bologna ma romagnola di fatto per cultura e attitudine, era stata adottata da Roma e Milano professionalmente ma era popolarissima in tutto il mondo. Russia, Giappone e Sud America in modo particolare, dove i suoi show facevano regolarmente il pienone e le sue trasmissioni – la Carrà parlava spagnolo perfettamente – erano sempre un grande successo.
Tifosa della Juventus – diceva lei perché convinta da alcuni suoi amici e ‘spasimanti’ – aveva una simpatia per le outsider. Molti la ricordano fare i complimenti in tv al Verona di Bagnoli dopo la storica vittoria dello scudetto, come alla Sampdoria di Vialli e Mancini del 1991. Proprio Vialli era una delle sue passioni: “Sei un figo da paura…” gli disse in televisione durante una delle ospitate del bomber.
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Nel corso degli anni tra ospiti e interviste incontrò Pelé, Ruud Gullit, Carl Lewis, Mike Tyson, Bonucci, Paolo Rossi. Ma la sua amicizia più grande resta quella con Maradona del quale parlò in termini dolcissimi quando il Pibe scomparve tragicamente, lo scorso anno. La Carrà ricordò che Maradona fosse pazzo di lei fin da ragazzino e che conoscesse tutte le sue canzoni a memoria.
A 18 anni, quando il fuoriclasse era già una stella di prima grandezza sul punto di vincere il Mondiale giovanile, Diego fece di tutto per entrare al suo spettacolo senza essere stato invitato. E fu arrestato: “Voi non sapete chi sono io!” urlò ai poliziotti che lo portarono via.
Raffaella e Diego parlarono spesso di questo episodio nei numerosi incontri pubblici e privati: “Gli ho voluto molto bene – dice Raffaella commentando la morte del Pibe – eravamo davvero molto amici. Non amo fare i video ma a lui registrai una dedica speciale per i suoi sessant’anni e tutti mi hanno detto che si era sinceramente emozionato nel vederla. Pensando a lui provo un grande dolore…”
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Raffaella compare nel documentario “Diego, la mano de Dios”. Quando la conduttrice fu chiamata a presentare Sanremo, Maradona si presentò nel suo splendido appartamento a Roma insieme a un’amica comune: Mina… “Mi disse che voleva condurre Sanremo con me. Ma era nel pieno della questione del debito con l’Agenzia delle Entrare e gli dissi di non farlo. Ci rimase malissimo… Maradona era un cavallo pazzo: ma di razza purissima”.
Inutile dire che il web sta omaggiando Raffaella Carrà. Simbolo internazionale dello spettacolo e dell’intrattenimento, la soubrette – anche per via del suo impegno concreto – è considerata un simbolo delle lotte LGBT. Da questo pomeriggio sono milioni le sessioni sui social in cui risuonano non solo le sue canzoni, da “Rumore”, ripresa con il suo coretto da decine di tifoserie non solo italiane, a “Pedro”, “Fiesta”. Ma anche “Raffaella è mia”, omaggio di Tiziano Ferro nel cui video la soubrette compare con un divertente cameo.
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