É stata una tappa davvero straordinaria la sesta frazione del Tour de France che ha visto Van der Poel rintuzzare gli attacchi di tutti i suoi rivali e aumentare il proprio vantaggio
Van der Poel non solo non crolla, ma ribadisce quella che è la propria leadership al vertice del Tour de France 2021 aumentando ulteriormente il suo vantaggio al vertice della classifica.
Tour de France, sesta tappa
In un crescendo emotivo che culminerà con un fine settimana durissimo, con due tappe molto dure che faranno sicuramente moltissima selezione, Van der Poel – aiutato in modo superbo dalla Alpecin, la sua squadra – sorveglia con grande attenzione e senso della strategia tutte le azioni che potevano diventare pericolose per la sua leadership. E le rintuzza.
Alla fine la vittoria va a Mohoric, un successo assolutamente meritato per via della dirompente azione del ciclista sloveno che parte a una novantina di chilometri dall’arrivo scegliendo la strategia più faticosa e resistendo fino alla fine.
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Ordine d’arrivo, classifica generale
Alle spalle di Mohoric si è assistiti a un duello rusticano cui hanno dato vista Mathieu van der Poel e Wout van Aert, due fuoriclasse che si conoscono, si stimano, si sono affrontati più volte su terreni e in contesti diversi e che in questo Tour stanno dimostrando di poter tenere banco in una delle rivalità più appassionanti del ciclismo moderno.
E dire che Van der Poel sembrava non dovere nemmeno completare la corsa privilegiando le Olimpiadi e van Aert non sembrava rientrare nei programmi della sua scuderia. Sullo sfondo del duello tra i due c’è anche Pogacar mentre è proprio il compagno per il quale van Aert avrebbe dovuto lavorare, Roglic, il grande sconfitto di giornata.
Mohoric chiude con 1.20” su Stuyveb e 1.40” sul gruppo della maglia gialla con Nibali 13esimo al termine di una tappa molto brillante a 2.57”.
In classifica generale lo Squalo è sesto: in giallo sempre Van der Poel con 30” su Van Aert, 1.49 su Asgren che sale al terzo posto, 3.01” su Mohoric, il ciclista che oggi guadagna di più. Con Pogacar che perde ancora qualcosa, a 3.43 e Nibali a 4.12.
