Ciclismo, i convocati di Cassani per le Olimpiadi di Tokyo: nomi ufficiali

Ciclismo, i convocati di Cassani per le Olimpiadi di Tokyo. I nomi per la gara su strada e per la cronometro maschile sono ufficiali

A meno di un mese dalla prova su strada che aprirà il programma del ciclismo olimpico maschile a Tokyo 2020, il 24 luglio, Davide Cassani ha sciolto le riserve. Il ct azzurro ha chiari i nomi dei cinque che proveranno a riportare l’Italia sul gradino più alto del podio 17 anni dopo Paolo Bettini e non ci sono sorprese.

(Getty Images)

Per il Giappone insieme a Cassani e al suo staff partiranno Damiano Caruso, Giulio Ciccone, Alberto Bettiol, Gianni Moscon e Vincenzo Nibali. I nomi dei primi quattro in realtà erano già noti da qualche tempo, mentre Nibali era in ballottaggio con Davide Formolo, anche se i due avrebbero rivestito ruoli diversi.

Alla fine Cassani ha scelto di puntare sugli uomini più in forma, avendo ricevuto anche dal messinese le risposte che cercava, sia ai Campionati Italiani di Faenza che in questo inizio di Tour de France. Nibali così potrà correre più tranquillo nei prossimi giorni anche se non necessariamente arriverà alla fine della Grande Boucle come ha fatto capire ancora prima di partire per la Francia.

LEGGI ANCHE QUESTO ARTICOLO >>> Tour, seconda tappa: doppietta Van der Poel che va in giallo

Ciclismo, i convocati di Cassani per le Olimpiadi: per Nibali è la quarta volta

Per il siciliano della Trek-Segafredo sarà la quarta Olimpiade dopo quelle di Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016. In Brasile c’era anche Damiano Caruso e insieme hanno rischiato di far saltare il banco se non fosse stato per la caduta in discesa a pochi km dall’arrivo che ha messo fuori gioco Vicenzo lasciando via libera a Van Avermaet. prima volta invece per gli altri tre.

(Getty Images)

Uno tra Moscon e Bettiol poi affiancherà anche Filippo Ganna nella cronometro individuale che è in programma mercoledì 28 luglio. Alla luce del percorso esigente, tipo una grande classica, che presenta il circuito attorno al monte Fuji, difficile aspettarsi delle sorprese sul podio finale.

Gestione cookie