Chris Paul al tiro, 18 punti in partita (Getty Images)
Terza vittoria per i Phoenix Suns nella finale di Western Conference dei play off NBA grazie alla solita prova gigantesca di Chris Paul
Le scene che si sono viste allo Staples Center di Los Angeles da parte di non meno di tremila supporters dei Phoenix Suns sono state vicine al delirio collettivo: entusiasmo e lacrime per una squadra che non arriva alla finale NBA dal 1993.
Grazie alla vittoria ottenuta a Los Angeles in gara #4 la serie ora è 3-1 in favore dei Suns che lunedì sera potrebbero chiudere la serie e scrivere il proprio nome nella finale che assegnerà il titolo NBA.
Una vittoria fondamentale, decisa da pochi elementi fondamentali in un estremo equilibrio e condizionata anche da diversi errori: quelli dei Clippers, soprattutto al tiro, sono semplicemente stati di più senza mai riuscire a prendere il comando nel punteggio nemmeno nell’ultimo, combattutissimo, quarto quando finalmente la franchigia di Los Angeles ha cominciato a trovare maggiore precisione.
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Decisivo Chris Paul sul quale è pesata la responsabilità di alcuni tiri liberi importantissimi ha firmato 18 punti e sette assist. Ma la differenza in effetti l’ha fatta Deandre Ayton che ha aggiunto 19 punti e ben 22 rimbalzi, un record assoluto in carriera per una partita dei playoff in carriera. Clippers, ancora una volta senza Leonard, nemmeno in panchina e mestamente costretto a guardare la partita da una suite a causa del suo problema al ginocchio.
Gli ultimi 13 secondi si sono trasformati in una gara di tiro libero. Paul ha fatto 5 su 6. I Clippers hanno scelto di sbagliarne tre arrivare al tiro e cercare la bomba in extremis. Ma non ha funzionato.
Nella notte tra lunedì e martedì alle 3.00 ora italiana Phoenix ospita in casa una partita che potrebbe diventare storica. Stanotte alle 2.30 gara #3 della finale est tra Atlanta Hawks e Milwaukee Bucks, al momento sull’1-1.
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