Moto GP, Valentino Rossi sotto accusa: la bordata di un ex campione. Continua a far discutere il futuro agonistico del Dottore
Mentre Valentino Rossi è in pista con la sua Yamaha sul circuito di Assen dove domani si disputerà il Gran Premio d’Olanda, nona prova del Motomondiale, resta aperto il dibattito sul futuro agonistico del Dottore. Più che il duello tra Quartararo e Bagnaia, o la rivalità tra Ducati e Yamaha, l’argomento per eccellenza nel mondo delle due ruote è Valentino Rossi: critici, osservatori e tifosi si domandano se il campione di Tavullia continuerà a correre anche nel 2022, o se deciderà di parcheggiare definitivamente la sua moto da gara.
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Sull’argomento si è creata nell’ambiente una vera e propria spaccatura: da un lato chi sostiene che Rossi deve continuare a correre finchè se la sente, dall’altro si alzano le voci di coloro che auspicano un ritiro del Dottore dalle competizioni entro la fine di questa stagione. A questo secondo schieramento appartiene, senza ombra di dubbio, l’ex fuoriclasse Giacomo Agostini. Il settantanovenne campione bresciano, intervistato dal quotidiano La Repubblica, dice la sua senza peli sulla lingua: “Personalmente credo poco ai miracoli. Ho imparato sulla mia pelle che contro l’orologio della vita non c’è niente da fare: puoi accelerare quanto vuoi, ma va sempre più veloce di te. È lo sport: ad una certa età continuano solo alcuni pugili, che però fanno a botte tra vecchietti. Si chiama show, nei motori non funziona. Solo il vino, invecchiando, migliora. Bisogna prenderne atto e basta”.
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Moto GP, Agostini attacca ma poi si corregge: “La decisione finale spetta solo a lui, merita rispetto”
Forse consapevole di aver troppo calcato la mano nei confronti di quello che anni fa definì il suo degno erede, Agostini corregge il tiro con una parziale inversione di marcia: “Ognuno ha il diritto di scegliere e decidere con la propria testa. L’unico che conosce la verità è Valentino Rossi: ha ragione a chiedere rispetto, ha promesso che a luglio ci dirà cosa ha deciso ed è inutile continuare a fargli domande. Sarà di parola”.