Serie A, c’è la mossa di Lotito: tifosi con il fiato sospeso. L’imprenditore romano ha preso la sua decisione: ora la palla passa alla Figc
Nessun colpo di scena in extremis, ma una soluziione temporanea che non sembra convincere fino in fondo gli organi di controllo della Figc. L’imprenditore romano e presidente della Lazio nonchè azionista di riferimento della Salernitana, Claudio Lotito, entro la mezzanotte di ieri in base alle norme dello statuto federale avrebbe dovuto annunciare la cessione di uno dei due club di sua proprietà. Niente di tutto questo: con una pec indirizzata in tarda serata al presidente federale Gabriele Gravina, in queste ore impegnato come non mai a seguire da vicino gli impegni della Nazionale ad Euro 2020, Lotito ha comunicato di aver affidato il club campano a un trust che avrà il compito di amministrare la Salernitana e gestirne direttamente la cessione da concludere tassativamente entro i prossimi sei mesi.
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Tutto risolto dunque? Forse. L’indicazione del trust da parte di Claudio Lotito non è l’ultimo atto di questa tormentata vicenda. Entro lunedì dovrà essere formalizzata l’iscrizione al campionato di Serie A della Lazio e della Salernitana, subito dopo prenderanno il via i controlli legali e amministrativi che la Covisoc (organo di controllo della Figc) chiuderà giovedì 8 luglio. Nel caso in cui si rilevassero irregolarità o situazioni non trasparenti — al contrario di quanto preteso e più volte dichiarato da Gravina — si potrebbe addirittura arrivare alla mancata iscrizione della Salernitana al prossimo campionato di Serie A.
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Serie A, il comunicato di Lotito e Mezzaroma: “A capo del trust il generale Ugo Marchetti”
Poco prima della mezzanotte Lotito e Mezzaroma hanno emesso un comunicato in cui annunciano di aver affidato la gestione della Salernitana al generale Ugo Marchetti. Ed è poprio su questo punto che nascono i sospetti sulla reale terzietà della figura individuata: Ugo Marchetti nel 2017 fu il candidato dello stesso Lotito alla presidenza della Lega Calcio. Dagli uffici della Figc filtra un pizzico di irritazione: il trustee infatti, affinchè sia garantita la regolarità dell’operazione, dev’essere una figura del tutto estranea al poroprietario uscente. E non sembra essere questo il caso.
