Quelle di Tokyo 2020 saranno le Olimpiadi più difficili di sempre a causa della pandemia, i protocolli anti pandemia saranno rigidissimi durante e dopo le gare
Manca un mese esatto alla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi 2020 di Tokyo, che inizieranno con un anno di ritardo rispetto alle previsioni il 23 luglio.
Olimpiadi di Tokyo, nuovi protocolli
In Giappone le polemiche intorno ai giochi sono ancora notevolissime. Gran parte del paese si è espresso con sondaggi pubblici contro l’inizio delle Olimpiadi, perché i conti della pandemia ancora non tornano tra contagi, ricoveri e decessi. Ma il governo giapponese e gli organizzatori, pur riducendo al massimo tutto il calendario di eventi collaterali e l’accesso di pubblico e addetto ai lavori, non ha voluto in alcun modo rinviare ulteriormente, se non annullare, i giochi.
Oggi il presidente del comitato Seiko Hashimoto ha diramato i rigidissimi protocolli per il contenimento della pandemia.
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Niente abbracci, niente autografi
Il pubblico ammesso sarà contingentato: distanza rigorosissima dentro e fuori gli impianti. Non oltre il 25% della capienza all’aperto con controlli severissimi su tutti gli ingressi con scansione della temperatura. Entrerà solo chi è vaccinato e in possesso di un certificato di negatività o di guarigione dal Covid. Mascherina obbligatoria per tutti.
Niente scambi di bandiere tra pubblico e atleti, niente abbracci, niente festeggiamenti in gruppo. Bocciati i meet and greet, gli eventi nei quali gli atleti potevano incontrare i fan per una foto e un autografo.
Qualcuno le ha definite le “Olimpiadi tristi”, ma Seiko Hashimoto garantisce che l’atmosfera sarà quella di sempre: “Troveremo il modo di garantire calore e partecipazione nel rispetto di regole necessarie, saranno Olimpiadi caute, ma sarà anche una gran festa che ci porterà tutti fuori dalla pandemia”.