Sun Yang, un’altra squalifica: ma il mondo del nuoto è in rivolta

La polemica tra colpevolisti e innocentisti nel caso di Sun Yang, lo straordinario nuotatore squalificato per doping nel 2018 divampa: ma molti chiedono una squalifica a vita

Dopo il caso di Alex Schwazer, il marciatore azzurro medaglia olimpica a Pechino nel 2008 il cui caso ha tenuto banco in questi ultimi mesi, divampa il caso di Sun Yang. Ma i due casi sono profondamente diversi.

Sun Yang e Alex Schwazer

Alex Schwazer ha chiesto con grande insistenza e in tutte le sedi sportive e civili di essere riammesso alle competizioni dopo che un tribunale aveva evidenziato la sua estraneità a una positività al doping che gli era stata contestata immediatamente prima di Rio 2016. Le indagini avevano evidenziato un inquinamento delle provette e l’estraneità dell’atleta. Ma WADA, l’agenzia internazionale antidoping, e federazione internazionale di atletica avevano sempre respinto la riammissione dell’atleta alle gare.

Sun Yang era squalificato nel 2014 per una positività alla trimetadizina, uno stimolante proibito.

Riammesso alle gare aveva saltato i Mondiali di Kazan per un infortunio all’ultimo istante, durante un allenamento. Quindi è stato squalificato nel 2018 dopo essersi rifiutato di sottoporsi ai controlli antidoping. Una squalifica di quattro anni cui se ne sono aggiunti altri quattro per il reiterato rifiuto di effettuare altri test.

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Una squalifica contestata

Sun Yang aveva presentato istanza per nuotare alle prossime Olimpiadi di Tokyo. Istanza respinta, Ma il nuotatore cinese, che non ha mai definitivamente dimostrato la sua estraneità al doping, potrebbe presentarsi alle prossime olimpiade estive, nuovamente in programma a Pechino ell 2024 quando avrà 32 anni.

Il mondo del nuovo è in rivolta: sono stati moltissimi i pareri estremamente duri da parte di nuotatori in attività e no. E quasi tutti chiedono la squalifica a vita, la radiazione e la cancellazione delle sue vittorie, comprese le sei medaglie – tre delle quali d’oro – ai giochi di Londra 2012. Ma a quella edizione delle Olimpiadi i controlli del nuotatore cinese  erano risultati in regola.