La partita contro l’Ucraina è l’ultima partita ufficiale per Goran Pandev che tuttavia ha programmi ambiziosi per il suo futuro
Che cosa deciderà di fare Goran Pandev è ancora da decidere. Inizialmente, dopo l’ultima salvezza faticosamente conquistata con il Genoa e la presenza in campo da grande protagonista con la Nord Macedonia a Euro 2020 il giocatore aveva preso in considerazione l’idea di andare avanti, magari ancora per un anno.
Oggi l’ufficialità: Pandev lascia la nazionale. Quella con l’Ucraina è stata la sua ultima partita da professionista con la maglia della Macedonia del Nord della quale è stato stella assoluta, capitano e giocatore simbolo.
Pandev, 22 stagioni da protagonista dopo l’esordio nel Belasica, in Italia ha vestito le maglie di Inter, Lazio, Napoli e Genoa oltre a quelle di Spezia e Ancona, dove era stato girato in prestito dall’Inter che lo aveva acquisito fin dal 2001. Sono ben 626 presenze da professionista arricchite da 144 gol con la maglia dei suoi club, cui va aggiunto anche per una breve esperienza il Galatasaray.
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A Genova Goran Pandev è considerato un idolo. Tra i tifosi genoani più accesi c’è il vezzo di usare il cognome del giocatore anche sui social come un nickname: Nome “Pandev” Cognome, come se fosse un appellativo prezioso. Lasciare il calcio per lui non è stato facile.
Con la riconferma di Ballardini alla guida dei rossoblu sembrava poterci essere una possibilità per lui di restare con un altro anno di contratto, a 38 anni suonati…L’attaccante che ha lasciato il campo in un momento molto commovente, applaudito anche da Wesley Sneijder, suo compagno nell’Inter del Triplete, lascia uno spiraglio aperto: “Ora voglio riposare e stare con la mia famiglia. Il mio contratto è scaduto, aspetto una proposta dal Genoa”.
Migliaia i messaggi che gli sono arrivati dai tifosi di Genoa, Napoli, Lazio e Inter dove Pandev ha lasciato un ricordo straordinario per dedizione e professionalità. Pandev potrebbe anche puntare a una importante carriera fuori dal campo, in Macedonia sono molti che lo vogliono al vertice della federazione, come presidente.
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