Il presidente del consiglio Mario Draghi porta avanti la candidatura di Roma come sede della Finale di Euro 2020, ma la UEFA per ora sembra voler dire no
Poche parole, come nel suo stile, molto dirette: “Mi adopererò perché non si giochi in paesi con un alto numero di contagio”.
Draghi su Euro 2020
Mario Draghi, presidente del consiglio, da una parte esprime preoccupazione per l’Italia che giocherà a Wembley sabato contro l’Austria negli ottavi di finale di Euro 2020. Ma dall’altra parte avanti la candidatura dell’Olimpico di Roma come sede della fase finale del campionato. Un cambio in corsa reso necessario dalla cosiddetta “Variante Delta” che ha aumentato il numero di contagi in Inghilterra complicando il quadro dei protocolli pandemia con molti paesi che hanno chiuso i confini con la Gran Bretagna o introdotto quarantene.
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La UEFA risponde a Draghi
La proposta di Mario Draghi sembra avere raccolto pochi consensi in UEFA. La federazione europea con una nota diffusa in serata si è limitata a dire che ‘non sono previsti trasferimenti o variazioni al programma originale di Euro 2020’.
Il che significa ottavi di finale dell’Italia a Wembley contro l’Austria, semifinali e finali a Londra. Ma non tutti a Nyon, sede della UEFA, sembrano d’accordo con la posizione ufficiale della federazione. C’è anche chi vorrebbe prendere in considerazione delle alternative. Considerando che la Variante Delta ha costretto diversi paesi (Italia compresa) a rivedere i propri protocolli per chi arriva dal Regno Unito imponendo quanto meno la quarantena.