Dramma Eriksen, l’annuncio di un big fa sperare: “Lasciatelo in pace”. Futuro incerto per il centrocampista danese, ma c’è un precedente
Prima di tutto il ritorno a una vita normale, il resto sarà valutato in seguito. Il percorso di recupero che attende Christian Eriksen, dimesso dall’ospedale di Copenaghen dov’era ricoverato in seguito alla grave crisi cardiata che lo ha colpito nel corso del match contro la Finlandia, prevede una serie di step graduali e progessivi. Ma mentre il ritorno a una vita assolutamente normale non è in discussione, il futuro da calciatore è accompagnato da un enorme punto interrogativo.
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A fare parzialmente chiarezza su un argomento così delicato e complesso è una colonna dell’Ajax, ex compagno di squadra di Eriksen e attuale punto di forza della Nazionale olandese, il trentunenne difensore centrale Daley Blind. Anche lui, come il danese, ha subito in campo un arresto cardiaco tempo fa, riuscendo a tornare regolarmente all’attività agonistica grazie all’impianto di un defibrillatore. In virtù di questa impressionante analogia, Blind ha deciso di inviare un messaggio preciso e circostanziato: “Quando è successo a me tutti dicevano che non sarei stato in grado di tornare in campo. Ed ecco dove sono adesso. Per questo motivo, dico a tutti: lasciate in pace Christian. Io mi sentivo pronto e mi sono sentito a mio agio a tornare in campo una volta ottenuto il via libera dai medici dell’ospedale e dal personale medico dell’Ajax. Non c’era motivo per cui non potessi giocare di nuovo ai massimi livelli“.
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Dramma Eriksen, il messaggio di Blind: “Christian potrà tornare in campo”
Le possibilità di rivedere in campo Eriksen, secondo Blind, non sono poche: “Una volta che i medici ti dicono che sei a posto per giocare di nuovo, senti solo la tensione e l’eccitazione del gioco, non la tensione della paura. La scatolina (il defibrillatore cardiaco) nel cuore è lì: magari la senti quando vai a letto, ma durante il giorno non te ne accorgi di averla, io nemmeno ci penso. La scatola è diventata parte di me e la cosa più importante è che mi dia una sensazione di sicurezza”.