Marko Arnautovic potrebbe incorrere in una squalifica dopo le frasi pronunciate durante Austria-Macedonia. La UEFA indaga
Marko Arnautovic potrebbe non salvarsi con le scuse. La UEFA infatti ha deciso di andare a fondo sulla vicenda accaduta durante Austria-Macedonia del Nord, prima gara delle due nazionali ad Euro 2020.
L’attaccante ex Inter e molto vicino al ritorno in Italia (Sabatini lo vuole portare a Bologna) è stato il protagonista indiscusso della prima, storica vittoria dell’Austria durante il torneo continentale. Arnautovic ha siglato la rete del 3-1 e poi si è lasciato andare ad un’esultanza eccessiva, offendendo il macedone Alioski e la sua famiglia.
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Il bomber austriaco è stato un fiume in piena e nemmeno i suoi compagni di squadra sono riusciti a trattenerlo. Poco dopo, tramite il suo account Instagram, il calciatore ha chiesto scusa e ha ribadito con forza di non essere una persona razzista. Eppure la UEFA vuole vederci chiaro.
Marko Arnautovic nei guai: la UEFA apre un’inchiesta nei suoi confronti
“Un ispettore etico e disciplinare è stato nominato per condurre un’indagine sulla questione che ha coinvolto il giocatore”, ha scritto la UEFA nel suo comunicato, annunciando appunto che il fattaccio è sotto indagine.
La richiesta è partita lunedì sera dalla federazione macedone e gli organizzatori si sono messi subito al lavoro. Da tempo infatti la UEFA è impegnata nella lotta contro il razzismo e l’episodio va chiarito al più presto.
Per il momento non è dato sapere quale sarà la sanzione comminata all’attaccante nel caso in cui, tramite l’audio e il video, venga individuata come razzista una o più delle sue frasi pronunciate in direzione di Alioski.
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Una brutta gatta da pelare per l’Austria che giovedì 17 giugno alle 21 affronterà l’Olanda e con una vittoria potrebbe garantirsi il passaggio agli ottavi di finale di Euro 2020. Probabile che una decisione venga comunicata prima dell’inizio della seconda partita ufficiale.