Incredibile impresa di Barbora Krejcikova che poche ore dopo avere vinto il titolo del singolare femminile del Roland Garros alza anche il trofeo di doppio 
Due trofei dello Slam in poche. Un’impresa non unica ma decisamente molto rara quella compiuta da Barbora Krejcikova che dopo avere vinto il titolo femminile del Roland Garros in finale contro la russa Anastasia Pavlyucehnkova, alza anche il trofeo di doppio femminile insieme alla sua storia compagna, Katerina Siniakova.
Barbora Krejcikova, doppietta
Vittoria per la verità piuttosto netta quella delle due tenniste originarie della Repubblica Ceca sull’americana Bethanie Mattek-Sands e la polacca Iga Swiatek, teste di serie n.14 del tabellone: 6-4, 6-2 il risultato finale.
Per la Krejcikova si tratta del sesto trofeo Slam in carriera nel doppio, tra femminile e misto. Una specialista della disciplina che la vede riconfermarsi al termine di due settimane assolutamente incredibili che l’hanno vista vincere tutto contro ogni previsione e pronostico.
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“Un bicchierino di champagne”
Per Krejcikova e Siniakova è il terzo Slam nel doppio femminile dopo quelli di Parigi e Wimbledon nel 2018. La tennista di Brno è la terza atleta a riuscire nell’impresa di vincere singolare e doppio di uno dei quattro tornei dello Slam, la prima in assoluto dopo Mary Pierce, 21 anni fa.
L’impresa le vale non solo un importantissimo salto nella classifica WTA di singolare dove rimonta almeno quaranta posti, ma il #1 del ranking di doppio. A Wimbledon si presenterà dunque nel ruolo di favorita.
“Ho dato tutto – dice alzando il suo secondo trofeo Barbora Krejcikova – anche se ieri, dopo la vittoria nel singolare, ero davvero stremata. Ho dormito malissimo, le emozioni sono state davvero troppe. Sono scesa in campo con il presupposto di non essere un peso per la mia compagna ma, a poco a poco, sono sciolta e ho trovato anche qualche buon colpo. É una settimana davvero indimenticabile, la più bella della mia vita”.
Da domani di nuovo in campo per allenarsi ma prima… “Io Katerina ci eravamo promesse una bella cena e un flute di champagne se le cose fossero andate bene. Direi che ce lo siamo meritato. Poi torneremo a lavorare…”
