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NBA Play Off, i Phoenix Suns scottano Denver: 2-0, dominio netto

Nella gara #2 della semifinale dei play off NBA di Western Conference, netto dominio dei Phoenix Suns che battono 123-98 i Denver Nuggets esaltando un Chris Paul in grandissime condizioni

Chris Paul grande protagonista della vittoria di Phoenix nella seconda semifinale (Getty Images)

Dimenticate il Chris Paul con acciacchi e malesseri assortiti, lo stesso giocatore uscito dal campo urlante e con una spalla fuori uso non più di due settimane fa. La storia che questa semifinale tra Phoenix e Denver regala agli archivi dei play off NBA è completamente diversa.

NBA Play Off, Phoenix-Denver 2-0

Giocando quasi tutta la partita in modo molto costante e ad alto livello, Chris Paul chiude con 15 assist offrendo sprazzi di gioco imperiale a un pubblico impazzito, quasi 17mila persone che hanno preso d’assalto l’arena dei Suns per vivere la prima vera gioia dopo un anno di lockdown e porte chiuse.

La partita è un monologo: Chris Paul a parte i Nuggets non riescono mai a mostrarsi quanto meno competitivi di fronte a una squadra impressionante per scelte di gioco e precisione al tiro. Nikola Jokic fa il suo, 24 punti e 13 rimbalzi, ma è isolato. Una prestazione sconcertante quella di Denver che a fine gara lascia il tecnico Michael Malone prima sconsolato in panchina e poi furibondo ai microfoni… “Se continua così la serie finisce presto – dice – siamo stati imbarazzanti, temo che qualcuno abbia già mollato”.

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Chris Paul da favola

Paul a parte, nemmeno una palla persa, spiccano molti altri valori di Phoenix: a cominciare dai punti di Booker (18) e dalle giocate di Ayton che nel corso della postseason si è trovato spesso a fare la differenza. La partita dei Suns è un crescendo tra break sempre più lunghi e un gap che porta Phoenix al quarto periodo in carrozza con quasi venti punti di vantaggio.

Tutto estremamente facile, forse anche troppo facile.

A Malone e a Denver il compito di ritrovare motivazione e un minimo di affidabilità in vista di una gara #3 che ospiteranno in casa (nella notte tra venerdì e sabato, alle 4.00 ora italiana) e che non possono assolutamente permettersi di giocare così male.

Mauro Marchina

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