Inter-Juve del 2018 si arricchisce di un nuovo dettaglio che getta ombre sull’arbitraggio: anche per il rosso a Vecino mancano audio e video
Non si placa la bufera relativa a Inter-Juve del 2018. La partita è stata sicuramente la più discussa di quella stagione che alla fine vide i bianconeri trionfare sul Napoli di Sarri, visto il risultato rocambolesco e soprattutto alcuni episodi arbitrali su cui di recente si sta indagando.
E’ stata la trasmissione televisiva “Le Iene”, durante la puntata della scorsa settimana, a gettare ombre sulla direzione arbitrale e soprattutto sulla comunicazione tra Orsato, giudice del match, e Valeri, designato come arbitro var per la sfida. Nel servizio di Filippo Roma, infatti, viene alla luce che nei file inviati alla procura federale mancasse l’audio della mancata espulsione di Pjanic.
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Inter-Juve 2018, oltre a Pjanic mancano i file dell’espulsione di Vecino
Le Iene hanno cercato di far luce sull’episodio, andando a parlare con l’arbitro Orsato e anche con il designatore Nicola Rizzoli, senza però ottenere chiarimenti. Ma durante la puntata di stasera martedì 8 giugno la vicenda sarà affrontata ancora una volta, perchè andando ad analizzare con cura i file di Inter-Juve sono emerse nuove anomalie.
“Riguardando i video acquisiti all’epoca dalla Procura Federale, abbiamo scoperto un’altra clamorosa mancanza”, dicono gli autori del servizio che si riferiscono esattamente all’espulsione di Vecino.
Il centrocampista uruguaiano dell’Inter fu espulso da Orsato all’inizio della partita, quando il risultato vedeva la Juve in vantaggio per 1-0. A quanto pare però nei file acquisiti a suo tempo dalla Procura mancano le immagini della sala Var relativa all’episodio in questione.
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Un altro “buco”, creato volutamente o meno, che non farà altro che alimentare i dubbi sulla conversazione avvenuta tra Valeri e Orsato. L’arbitro, infatti, in un primo momento aveva solo ammonito Vecino: è stato l’intervento del Var a determinare l’espulsione del calciatore.
Nel frattempo sia Rizzoli che Valeri, raggiunti dagli inviati delle Iene, si sono rifiutati di rispondere alle domande con il fischietto romano che ha anche ricordato di averli già querelati.
