Serie A ‘spezzatino’, è giallo: la riforma negli orari suggerita dalla Lega per facilitare il lavoro delle televisioni deve essere approvata
‘Tutto il calcio minuto per minuto‘ va in pensione con buona pace dei nostalgici? Per il momento no perché la riforma negli orari della Serie A, con tutte le partite spalmate in orari diversi non è ancora passata.
La proposta infatti doveva essere approvata nel corse dell’assemblea della Lega di oggi e in un primo tempo sembrava avere i voti favorevoli per passare. E invece all’improvviso è arrivato il contrordine. Sotto la pressione di alcuni presidenti, come Massimo Ferrero ed Enrico Preziosi di Sampdoria e Genoa, tutto bloccato almeno fino alla prossima settimana e alla prossima votazione.
LEGGI ANCHE QUESTO ARTICOLO >>> Calciomercato Juventus, Allegri ha scelto: parte l’assalto a un big
Serie A ‘spezzatino’, è giallo: quali sono gli orari sul tavolo della Lega
Normalmente per approvare un cambiamento o un argomento all’ordine del giorno, nell’assemblea della Lega di Serie A servono 14 voti favorevoli. Ma oggi ne sarebbero bastati 13 perché al momento Lazio e Salernitana hanno di fatto la stessa proprietà almeno fino alla cessione dei campani che quindi non hanno potuto votare.
I 13 voti a favore in effetti erano arrivati, ma ci sono presidenti assolutamente contrari allo ‘spezzatino’ anche perché gli orari non erano stati stabiliti prima di vendere i diritti tv. Quindi, se deve passare la riforma, bisogna che in qualche modo i club ne possano beneficiare economicamente e per questo ne riparleranno la settimana prossima.
L’ipotesi sul tavolo è quella di collocare quattro partite al sabato (14.30, 16.30, 18.30 e 20.45), altre cinque la domenica (12.30, 14.30, 16.30, 18.30 e 20.45) più il Monday night alle 20.45 del lunedì. DAZN con un comunicato ufficiale ha detto di essere pronta per ogni soluzione, ma certo lo ‘spezzatino’ della Serie A le renderebbe la vita più facile.