Giornata di riflessione al Montmelò dove dopo il MotoGP di Catalogna si torna a parlare di sicurezza dopo quello che è accaduto ieri, e Valentino Rossi invita tutti a maggiore attenzione
Dopo quanto avvenuto ieri a Barcellona, con l’arrivo del gran premio di MotoGP di Catalogna caratterizzato dalle penalizzazioni a Quartararo per via della sua tuta aperta proprio durante il rush finale, a parlare è Valentino Rossi.
Il Dottore non è solo il pilota più esperto del motomondiale, ma è anche uno dei più influenti. E quando parla di determinati argomenti è estremamente considerato da tutti gli altri piloti. Venticinque anni di carriera garantiscono credibilità, rispetto. E non è la prima volta che Valentino si spende per argomenti che riguardano tutti. Stavolta al centro dell’attenzione c’è la sicurezza, soprattutto dopo la tragica morte di Jason Dupasquier avvenuta al Mugello.
“Sulla Moto3 bisogna fare un ragionamento molto approfondito perché le moto girano troppo raggruppate, non si sgranano mai e l’organizzazione dovrebbe avviare dialoghi molto seri e apporofinditi con ogni pilota, individualmente, per cercare di frenare quelli più esuberanti. Il rischio di altri incidenti gravi è purtroppo molto concreti. Credo che tutti siano troppo concentrati su quello che accade in MotoGP. Occorre la stessa identica attenzione e tempestività anche su Moto2 e Moto3”.
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Proprio l’argomento tempestività è uno di quelli che ha suscitato più polemiche a causa di alcune decisioni da parte dei commissari parse piuttosto tardive: “Il tema della sicurezza richiede attenzione e serietà, certi temi devono essere affrontati in modo molto attento. Occorrono regole più precise: ma bisogna anche che vengano applicate. Quanto alle decisioni tardive dei commissari bisogna chiedere a loro… forse avevano un aereo da prendere” dice Valentino Rossi con una provocazione che lascia il segno.
Valentino è impegnato su più fronti, pista e paddock. La sua scuderia fa gola anche a molti piloti, negli ultimi giorni si è parlato del possibile arrivo di Pedro Acosta, 17 anni, pilota venezuelano di Moto3 attualmente in KTM: “Il progetto VR46 va avanti come da programma – taglia corto Rossi – quella di Pedro Acosta è una voce che non rappresenta uno scenario reale. Andiamo avanti con i nostri piloti dell’Academy…”
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