Padel, è boom di praticanti in Italia. I segreti del gioco più diffuso degli ultimi tempi spiegati da un campione europeo
E’ senza ombra di dubbio il gioco più diffuso del momento: è una vera e propria padel-mania con il numero dei praticanti cresciuto a dismisura da due anni a questa parte. Un vero e proprio boom del gioco che sta prendendo piede a macchia d’olio. A padel giocano tutti: ex atleti professionisti, sportivi in carriera, dilettanti, semplici appassionati. Somiglia al tennis ma è di più facile apprendimento. A spiegarne tutti i segreti è uno degli interpreti di assoluta eccellenza, il campione d’Europa Emanuele Fanti.
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Emanuele Fanti, romano, trentasette anni, svela tutti i segreti del gioco del momento spiegando perchè piaccia così tanto: “Il padelè divertente, dinamico e facile da imparare a livello amatoriale (ma diventa difficilissimo a livello agonistico). Già il fatto che le persone riescono a colpire una palla che rimbalza da un vetro crea una specie di dipendenza, dà molta soddisfazione anche giocando tranquilli: aspetti il rimbalzo e poi colpisci. E poi sono sfide due contro due, quindi si fa amicizia. Ci sono inoltre tantissimi colpi e situazioni che fanno divertire: con la racchetta così piccola, il controllo della palla è più facile perché l’impatto avviene molto vicino alla mano e il movimento è più breve. Anche i materiali con cui sono fatte le racchette consentono di aumentare il controllo del colpo. Nel tennis, ad esempio, è tutto più difficile perché ci sono le corde e a volte non sai dove tiri“.
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I consigli di Fanti sono rivolti soprattutto a chi vuole iniziare a giocare a padel: “Per gli esordienti conviene partire da una racchetta con gomma morbida e tonda, che aiuta a gestire il controllo della palla. Le palline da padel sono più sgonfie di quelle da tennis. Per l’abbigliamento non c’è differenza con il tennis“. Per quanto riguarda i colpi tipici del padel, Fanti spiega: “Il più famoso, quello che tutti i ragazzi conoscono e mi chiedono subito di imparare è la “bandeja”. Si fa quando il pallonetto dell’avversario non ti scavalca del tutto ma non è neanche corto: quindi niente smash ma si fa scendere la palla e si gioca lungo per difendere la rete. Perché, come ripeto sempre, il padel equivale al controllo: se aumenti la velocità, diminuisce il controllo”.
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