La stagione della Juventus è stata davvero complicata. Lo si capisce anche dal racconto di Igor Tudor che non ha gradito alcune scelte
La Juventus ha voltato pagina da qualche giorno, ma gli strascichi dell’ultima stagione si fanno ancora sentire. I bianconeri hanno strappato solo all’ultima giornata la qualificazione in Champions League e Pirlo, pur conquistando Coppa Italia e Supercoppa, è stato esonerato.
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Tante le polemiche in seguito alla decisione della dirigenza di mandar via l’ex regista e rimpiazzarlo con Massimiliano Allegri. L’impressione, però, è che una svolta fosse necessaria. A dimostrazione di questo sono arrivate le parole di Igor Tudor, collaboratore di Pirlo ed ex allenatore dell’Udinese.
Tudor, in un’intervista rilasciata a Sportske Novosti, ha raccontato le difficoltà dell’ultimo campionato della Juventus: “Quest’anno è stata dura, ma alla fine siamo riusciti a qualificarci per la Champions League, abbiamo anche vinto la Coppa Italia, eppure ci hanno cacciato. Mi dispiace e non lo trovo giusto”.
L’ex difensore ha però fatto emergere un problema creatosi con lo staff tecnico e che lo ha messo nelle condizioni di prendere una decisione: non sarà più il vice di nessuno. Il motivo? Tudor non ha preso bene la scelta di Pirlo di averlo messo sullo stesso piano dei suoi colleghi:
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“Alla Juve mi ha chiamato Pirlo. Ma siccome è molto amico di Baronio, ha preso anche lui e un altro, un analista, e ci ha messi tutti sullo stesso livello. Non era giusto, perché dopo tutto io sono un allenatore. Però ho accettato perché era la Juve”.
Dure le parole del croato, a dimostrazione di come anche i rapporti interni non fossero idilliaci negli ultimi tempi. Tudor ora ha voglia di rimettersi in gioco e di tornare in panchina da solo, dopo aver ben figurato con l’Udinese conquistando due salvezze nel 2018 e nel 2019.
I progetti che più lo intrigano sono quelli del Sassuolo e soprattutto del Verona: “Verona mi piacerebbe, un club organizzato e Juric ha svolto un ottimo lavoro”, ha concluso.
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