E’ sempre derby tra Inter e Milan. Un tifoso rossonero nota Zanetti, Conte e Bonolis a cena a coprifuoco ormai scaduto: e chiama la polizia che identifica i tre VIP nerazzurri
Se non si trattasse di personaggi particolarmente note ci sarebbe da farsi una risata. Ma il tifo non perdona, soprattutto se si è persone particolarmente noti.
Zanetti, Conte, Bonolis e la cena delle beffe
E così, al centro di una vicenda quantomeno curiosa ecco il vicepresidente dell’Inter, Javier Zanetti, il tecnico della squadra nerazzurra che si è appena laureata campione d’Italia, Antonio Conte e il conduttore Mediaset Paolo Bonolis, reduce dal successo di “Avanti un altro”, tifoso interista sfegatato. I tre si erano incontrati per una cena tra amici al ‘Botinero’, il ristorante di proprietà di Zanetti in pieno centro a Milano. All’interno della sala altri commensali, evidentemente non tutti interisti. Stando a quanto è stato riportato direttamente dalle fonti di polizia qualcuno, attraverso l’applicazione YouPol – segnala episodi ai limiti del consentito e con la quale si richiede l’intervento delle volanti – ha segnalato alcune persone non rispettose del coprifuoco. Di qui l’arrivo di una volante della polizia.
LEGGI ANCHE > Inter, salta l’incontro tra Steven Zhang e Antonio Conte: i motivi
Inter, altra cena con multa
Come qualche giorno fa a per Romelu Lukaku e altri giocaotri, gli agenti non hanno fatto sconti a nessuno. Anche perché sul marciapiede intorno a via San Marco su era fermata una piccola folla di curiosi. Tolleranza zero: nonostante l’orologio segnasse appena 15 minuti al di là del coprifuoco delle 23.00, e nonostante gli agenti avessero di fronte tre messaggi pubblici molto noti.
Conte Zanetti e Bonolis, malgrado tutto, non hanno fatto una piega. Hanno fornito i loro documenti spiegando di avere appena finito di cenare, di essere leggermente in ritardo ma di essere diretti a casa. Gli agenti si sono limitati a prendere le loro generalità. Se dovrà essere comminata una multa di 400€ a testa, sulla base delle norme che riguardano le norme per il contenimento della pandemia, adesso dovrà adesso deciderlo la Questura.