Una tappa d’altri tempi, faticosissima nonostante un percorso ridotto a causa del maltempo, il colombiano Egan Bernal fa il vuoto e aumenta il suo vantaggio
È una zappa condizionata da freddo, pioggia battente e condizioni al limite per tutti la decisione degli organizzatori del giro è quella di ridurre il percorso. Non più 212 km e quattro Gran Premi della Montagna per arrivare a Cortina d’Ampezzo ma due sole scalate, Crosetta e Giau. Cancellati Fedaia e Pordoi con una settantina di chilometri di percorso. Bernal fa il vuoto sul Giau e arriva in solitudine mettendo una pesante ipoteca sulla conquista del Giro 2021.
Giro, 16esima tappa: immenso Bernal
Tanta pioggia fin dalla partenza di Sacile con De Gendt che decide di non partire nemmeno. Alla crosetta Bouchard rafforza la sua posizione di leader della classifica della montagna con Nibali, secondo, che prosegue un giro di bella evidenza anche nella tappa più difficile. Bernal studia con attenzione il meccanismo del gruppo: l’unico che potrebbe dargli qualche problema tra i ciclisti più aggressivi è Almeyda. Dopo la volata di Agordo, vinta da Izagirre davanti a Nibali, Bernal entra in azione.
Con Evenepoel staccato, Vlasov alle prese con problemi meccanici e Yates che crolla, il colombiano attacca all’inizia della durissima salita verso il Giau. Neve e ghiaccio ai bordi della strada, temperatura media intorno ai 4°, nebbia fitta.
Bernal conquista la Cima Coppi, amministra in discesa e se ne va in solitudine con Bardet e Caruso a debita distanza e tutti gli altri antagonisti della maglia rosa staccatissimi.
LEGGI ANCHE > Cina, 21 morti assiderati tra gli atleti della maratona ultrarunning
Le classifiche, domani riposo
Significativo l’arrivo di Egan Bernal che si sfila la mantellina per mostrare a tutti la sua maglia rosa. La posizione del colombiano al comando del Giro è ancora più solida: il colombiano aumenta il suo vantaggio in vetta alla classifica generale. Al secondo posto che Damiano Caruso, terzo all’arrivo al termine di una tappa comunque eccezionale: 2.24” il distacco dell’italiano della Bahrain Victorius. Terzo Carthy a 3.40” poi Vlasov a 4.18” e Yates a 4.20”.
Immutate le classifiche della maglia a ciclamino, sempre sulle spalle di Sagan e quella della maglia blu, confermata a Bouchard. Domani ultima giornata di riposo al Giro. Si riparte mercoledì con i 193, durissimi, chilometri da Canazei a Sega di Ala.