Max Mosley, scomparso oggi a 81 anni, è stato indubbiamente uno dei dirigenti più influenti e chiacchierati del mondo dell’automobilismo sportive. Diresse per anni la FIA
Si è spento 81 anni di età Max Mosley, ex presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, influente dirigente della Formula 1 che ha trasformato rendendola in modo sostanziale in una formidabile macchina di spettacolo e di denaro.
Personaggio estremamente chiacchierato, sempre al centro delle notizie di gossip, protagonista per anni dei tabloid inglesi, che lo hanno reso uno dei propri bersagli preferiti. Mosley ha sempre avuto una profonda influenza sul mondo della Formula 1 e dell’automobile.
La sua storia, tuttavia, inizia da giovanissimo quando entra all’università e si avvicina al mondo politico. Un cognome ingombrante il suo: suo padre Oswald aveva fondato l’Unione Britannica dei Fascisti, un’organizzazione di estrema destra che poi fu dichiarata fuorilegge in Inghilterra. Le sue simpatie politiche erano molto note, fin da quando aveva iniziato la sua attività di pilota. Una carriera agonistica discreta ma, per la verità, senza mai arrivare al grande successo internazionale.
Mosley viene ricordato soprattutto per il suo impegno politico con il partito conservatore e per numerosi mandati al vertice della FIA, ben sedici anni, dal 2003 al 2009. Il suo sodalizio con Bernie Ecclestone cambiò per sempre la Formula 1, che sotto la gestione del duo Ecclestone-Mosley divenne il prodotto sportivo più ricco in senso assoluto.
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Le sue dimissioni nel 2009 seguirono uno scandalo sessuale che lo travolse nel 2008, quando alcune sue foto in divise gerarchica con alcune ragazze vennero pubblicate dal quotidiano News Of The World. Lo scandalo diventò enorme, un vero e proprio sex-gate di proporzioni internazionali che portano Mosley prima a rinunciare alle sue cariche pubblichhe presso FIA e F1 e poi in tribunale.
Denunciò editore e direttore del News Of the World che lo risarcirono con 60mila sterline. Il quotidiano ammise che le foto furono pubblicate per errore, senza controllo, e su iniziativa di un editor. Da questa inchiesta le commissioni di controllo della stampa britannica, già scosse dopo quello che accadde con la morte di Lady Diana, introdussero regole più restrittive nella pubblicazione di notizie di carattere personale.
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La vita pubblica di Max Mosley ne uscì a pezzi scossa e cambiò definitivamente dopo la morte del figlio Alex, scomparso nel maggio 2009 a soli 39 anni. Una morte che l’autopsia stabilì dovuta a cause naturali, non a un suicidio e nemmeno all’abuso di droga come inizialmente scrisse qualcuno. Mosley, di fatto, abbandonò definitivamente i suoi impegni pubblici e politici. Le sue uscite pubbliche da quel momento sono relative esclusivamente ai processi legati allo scandalo sessuale di cui fu protagonista dopo che citò oltre al News Of The World a che Google, The Sun, Daily Mail e Channel 4. Era da tempo malato di cancro.
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